Roby

Allora io ho un amico che per me è come un fratello. Ci conosciamo da parecchio,ci sentiamo e usciamo quasi tutti i giorni insieme,anche solo per prendere un caffè. Abbiamo un rapporto molto stretto,siamo i tipici "migliori amici",ci vogliamo molto bene. Abbiamo fatto tutto insieme,dalla prima sigaretta alla prima canna. Però c'è una cosa che a me non piace e che non farei mai nella mia vita,ovvero sniffare la coca. Io non l'ho mai fatto e sono consapevole degli effetti che può provare,fino alla dipendenza e alla morte. Arriviamo al punto. Un giorno lui mi ha confidato di aver fatto un tiro,e io in quel momento l'ho presa un po male,arrabbiandomi anche e dicendogli che non avrebbe dovuto farlo e che se lo avesse fatto ancora io lo avrei allontanato. Lui invece mi disse che era stato quasi "costretto" a farlo e mi chiese scusa,perché secondo lui mi aveva mancato di rispetto. Il giorno dopo,a mente fresca,ho ragionato un po e mi ero reso conto che avevo esagerato a dirgli quelle cose,ma dall'altra parte se gli ho detto quelle cose è per il suo bene e perché gli voglio bene. Comunque da quella volta non abbiamo preso più l'argomento e non ne abbiamo più parlato,ma a distanza di quasi un anno la storia si ripete. Usciamo da un po con una compagnia e c'è in particolare un ragazzo,con cui il mio migliore amico ha stretto particolarmente ultimamente,che gli piace ogni tanto farsi un tiretto. Ultimamente sta capitando che la sera,quando siamo solo noi,toglie la coca e si fa un tiro,dicendoci sia a me che al mio amico se anche noi vogliamo farlo,ma puntualmente noi gli rispondiamo di no. Una sera,a casa di un nostro amico,c'era questo ragazzo che si è andato a chiudere in un'altra stanza (per tirare),c'erano anche delle ragazze e quindi non poteva farlo davanti a tutti. Succede che questo ragazzo chiama il mio migliore amico e gli dice di venire di qua da lui e di portare l'accendino. Escono dopo un po e quel ragazzo stava fumando una sigaretta,come fa di solito dopo aver tirato,dato che si usa bagnare la sigaretta nella coca e fumarsela dopo ogni dose,si siedono al tavolo per giocare a carte e il mio amico gli chiede a quel ragazzo se gli lasciava 2 tiri. Io quella sera ho fatto l'indifferente,facendo finta di niente,anche se la cosa un po mi aveva infastidito e i dubbi se aveva tirato o no ovviamente mi erano venuti. Il giorno dopo mi viene a prendere a casa, e in macchina gli chiedo se potevo fargli una domanda e dirmi la verità,ovvero se con quel ragazzo il giorno prima lo aveva fatto o no. Lui si è arrabbiato molto,dicendomi che già una volta avevamo affrontato questo argomento,e che mi aveva garantito che non l'avrebbe fatto mai più,e che se pensavo questo di lui potevo scendere dalla macchina e non rivolgergli più la parola,mi disse anche che la vita è sua e che può fare quello che vuole,che nella vita ognuno fa delle scelte,che io non sono ne la sua ragazza,ne suo fratello,nessuno per potergli dire qualcosa. Io ci sono rimasto davvero male sentendo quelle parole,ma nemmeno lo risposi,gli mandai solo un messaggio dopo la discussione,dicendogli che lui aveva ragione che la vita è sua e può fare quello che vuole,e gli dissi anche che se io gli avevo fatto quella domanda e di dirgli che la coca fa male è perché conoscendoci da tanto e avendo un certo tipo di rapporto,non dico ho il diritto ma almeno il dovere da amico di dirgli cosa è giusto o sbagliato,cosa fa bene e cosa fa male,di dargli consigli o meno e gli dissi anche che se lo aveva fatto poteva dirmelo tranquillamente senza problemi,promettendogli che non mi sarei arrabbiato. Lui mi rispose soltanto che ne avremmo parlato di persona quando si fosse calmato. Comunque il giorno dopo ci siamo visti,e ho ripreso io l'argomento chiedendogli scusa,e lui mi disse che era lui che doveva darmi delle scuse per le cose che mi aveva detto,dicendomi che le aveva dette in un momento di rabbia,e che era rimasto deluso dal fatto che io avevo pensato che lui avrebbe fatto una cosa del genere,poi mi disse di stare tranquillo che lui non aveva tirato e che non farebbe mai e poi mai. Io gli dissi che lui doveva sentirsi libero nei miei confronti,che se voleva fare qualcosa non doveva fare di me un problema,gli dissi semplicemente di tenere presente i miei consigli. Ma lui continuava a dirmi di stare tranquillo,che non dovevo pensare più che lui potesse fare quella cosa,che quella volta (un anno fa) era stato l'unica volta. Il rapporto torna come prima e le cose vanno bene come sempre fino a ieri sera,quando in una delle solite serate quel ragazzo toglie la coca e si fa un paio di tiretti,fino a quando ci raggiunge un altro nostro amico,che non esce molto con noi,e gli chiese a quel ragazzo chi aveva tirato oltre a lui. Quel ragazzo rispose solo io e d.... ( un suo amico),e lui no? (riferendosi al mio migliore amico). Quel ragazzo rispose a bassa voce,ma non ho capito bene,anzi ho sentito ma non s

sono stuffo...mi odio e odio il mio carattere...che si affeziona subito alle persone in modo ossessivo..voglio cambiare ma non so come...sto vivendo un'amicizia che per me è diventata soffocante...tutta colpa mia...mi sono affezionato al mio migliore amico come mai mi è successo con gli amici...si tratta di una persona stupenda,onesta,buona,sincera,bè davvero una persona con un CUORE...ed oggi è davvero difficile trovare un amico come lui....io sono una di quelle persone sensibili che basta un niente,un ti voglio bene,un piccolo gesto,per affezionarmi...però mi rendo conto che questa amicizia mi sta soffocando,è diventata morbosa (solo da parte mia),ossessiva,possessiva,io non ce la faccio più...ogni cosa che lui mi dice io faccio...ogni cosa che lui dice per me va bene...ogni cosa che lui fa per me è sacrosanta...senza di lui mi sento solo,un deficiente...e ultimamente mi rendo conto di essere anche molto geloso...lui è un tipo aperto e gli piace scherzare con tutti,e mi da fastidio se lui da più attenzioni agli altri che a me...premetto che non sono GAY...ho avuto tante relazioni e mi piacciono le RAGAZZE...lui è entrato nella mia vita in un momento molto delicato della mia vita,e mi è stato molto vicino,sempre presente,non mi ha mai abbandonato...ci vogliamo bene e teniamo all'uno con l'altro nello stesso modo..ma per me esiste soltanto lui...io voglio che mi passi questa cosa...perché non ce la faccio più...mi sento di essere suo schiavo...però allo stesso modo penso che distaccarmi da lui per me sarebbe una tragedia,davvero...per me non è un amico,è un fratello nel vero senso della parola,lo reputo un familiare,se qualcuno fa del male a lui sarei disposto ad ammazzarlo...mi hanno detto che soffro di dipendenza affettiva..ma secondo voi ne posso uscire???

Psicologia? Si trova lavoro? Oppure è meglio scegliere altro?

Grazie a tutti.

Che facoltà mi consigliate tra?

- Giurisprudenza;

- Psicologia;

- Scienze del Servizio Sociale.

Soprattutto per quanto riguarda il lavoro,mi piacciono tanto tutte e tre.

Grazie a tutti.

scienze dell'educazione. Chi sono più richiesti? Con quale si trova più facilmente lavoro? Chi guadagna di più? Insomma consigliatemi.

Qualcuno riesce a trovarmi il riassunto del manuale DIRITTO COSTITUZIONALE di Temistocle Martines?10 punti al migliore. Grazie a tutti.

Psicologia..Ma ho paura che non troverò lavoro...visto che tutti dicono che porta solo alla disoccupazione...Che faccio?

cosa mi consigliate? Ormai tutti dicono che psicologia non offre lavoro e che porta solo alla disoccupazione. Rischiare oppure buttarsi su una facoltà che ha maggiori sbocchi lavorativi? Il settore che più mi interessa è quello clinico,ma è allo stesso quello più saturo. In alternativa che facoltà mi consigliate?

Mi piacerebbe diventare tanto medico psichiatria. Però non so se la facoltà di medicina in sé per sé faccia per me. Io sono un tipo molto sensibile e quando vedo alla televisione operazioni e roba del genere cambio subito canale,mi fanno schifo. Non sono come alcune persone che sono schizzinose persino alla vista del sangue,ma sicuramente non sarei in grado di assistere ad una operazione,ad un parto,di fare medicazioni e quant'altro. Se farei la specializzazione in psichiatria credo che non ne avrei di questi problemi,ma mi chiedo se durante la laurea in medicina ci saranno tirocini e roba del genere. Cioè potrei anche chiudere un occhio,ma secondo voi sarebbe penalizzante non avere il fegato di un vero medico? In poche parole,detto questo,medicina è la facoltà giusta per me?

- Giurisprudenza;

- Psicologia;

- Scienze del servizio sociale;

- Scienze dell'educazione.

Giurisprudenza e Psicologia? Sono all'ultimo anno del liceo scientifico e nonostante sia ancora presto sto cominciando a maturare l'idea di quale facoltà faccia al caso mio. Premetto che mi piacciono tantissime entrambe,anche se sono due facoltà completamente diverse,soprattutto nello studio,ma non tanto nella figura professionale,in quanto un ottimo avvocato deve anche essere in un certo senso un buono psicologo. Mi piace il diritto e difendere gli altri,come nello stesso tempo mi piace tutto ciò che riguarda la psiche umana e ascoltare le persone e i loro problemi. Quindi qualunque sarà la mia scelta sarò ugualmente soddisfatto. Ciò che mi spaventa realmente è la questione lavoro,infatti entrambe non si trovano in una buona situazione,essendo due campi saturi,da come dicono tutti. La mia domanda è questa: piacendomi entrambe,oggettivamente quale tra queste due facoltà è più indicata e utile per inserirsi nel mondo del lavoro? Voi quale mi consigliate? Sono troppo indeciso.

tutti e dico tutti la sconsigliano! Professori,giornali,tv,amici,parenti,genitori,statistiche dicono che con Psicologia non si trova lavoro e si fa la fame. Che devo fare? Iscrivermi a psicologia e tentare o trovare un compromesso tra ciò che mi piace e ciò che offre lavoro e quindi medicina con specializzazione in psichiatria? Vi prego consigliatemi. Tra un anno mi troverò a scegliere cosa fare!

Allora spero che con il vostro aiuto e con i vostri consigli riesca a fare chiarezza. Sono così confuso e così indeciso,che quest'anno non ho provato nemmeno il test per entrare a Medicina. Sinceramente non ho mai pensato a questa facoltà come la mia prima scelta e come il mio sogno,come lo è per tutti coloro che si iscrivono a Medicina. Ho sempre ritenuto questa facoltà impossibile per le mie capacità,dato che sono sempre andato male nelle materie scientifiche,ovvero in matematica,fisica e chimia,materie che tra l'altro odio profondamente,in poche parole vado male in quelle materie che richiedono grandi doti di ragionamento,essendo il mio metodo di studio più mnemonico che ragionato. Un altro motivo per cui ho scartato Medicina è il fatto che è molto difficile e ci vogliono più di 10 anni per laurearti,quindi richiede grande devozione allo studio. Io ho sempre studiato e ho sempre ottenuto buoni risultati al liceo,infatti mi sono diplomato da un liceo scientifico con 90,ma quella che mi manca è la costanza e la forza di volontà,cioè mi lascio distrarre facilmente e lascio perdere tutto pur sapendo di avere un interrogazione il giorno dopo e sono più i giorni in cui non ho voglia di studiare che quelli in cui ho voglia di studiare. E poi per finire ho scartato Medicina per il semplice fatto che sono molto sensibile quando vedo alla tv interventi e operazioni,infatti non riesco a tenere lo sguardo e cambio canale. Non mi disgusta il sangue,ma proprio il fatto di vedere i medici che infilano attrezzi nel corpo mi fa venire la pelle d'oca. Mi piacerebbe tanto diventare Psichiatra,quindi almeno nella specializzazione e nel lavoro non avrei di questi problemi,però mi hanno detto che durante la laurea magistrale al tirocinio dovrei fare qualcosa del genere. Questi sono i motivi per cui diciamo non mi hanno spinto a intraprendere questa strada. Ho dimenticato il fatto che a differenza di tutti coloro che scelgono medicina dicono di avere una proprio passione e missione,io NO. Dall'altra parte invece ci sono diversi fattori che mi spingono a voler prendere questa strada e che mi hanno lasciato con il famoso dubbio. Il mio sogno e quello che mi rende felice è aiutare gli altri,non c'è più niente di gratificante che fare del bene e indossare il famigerato camice. Sono un ragazzo che si scoccia facilmente di quello che fa,quindi ho bisogno di stimoli,di studiare e di fare qualcosa che mi coinvolga veramente. A me piace molto la biologia,quindi materie come Anatomia e Fisiologia sono molto interessanti. Per non parlare della psicologia e della psichiatria,la mia vera passione. Ho sempre pensato di iscrivermi a psicologia ma il lavoro non c'è e tutti me l'anno sconsigliata,infatti in Italia gli psicologi non sono considerati come dovrebbero e la gente si affida tutta agli psichiatri. Le statistiche dicono tutte che Medicina è oggi come oggi la laurea che offre maggiori sbocchi lavorativi insieme a Ingegneria. Quindi anche se il cammino è lungo almeno dopo il lavoro è assicurato. Poi per me sarebbe molto affascinante lavorare in ospedale,in poche parole tutto ciò che mi rende felice è fare del bene,fare di tutto per aiutare e far sorridere gli altri. Scusate se mi sono dilungato troppo,ma non so davvero cosa fare. Detto tutto ciò,secondo voi Medicina è la facoltà che fa per me? Accetto tutti i tipi di consigli,ma per lo meno siate oggettivi. Grazie a tutti.

si guadagna di più? Me la fate una classifica?

Ragazzi.....al giorno d'oggi conviene o no scegliere psicologia? Ormai di psicologi c'è ne sono tanti e tutti disoccupati. Tutti dicono che questa laurea non offre lavoro e tutti me la sconsigliano. Voi che dite? E' veramente così la situazione? Siate oggettivi. Grazie a tutti.

ciao a tutti. Tutti dicono che le professioni sanitarie offrono buone possibilità lavorative. I corsi di laurea delle professioni sanitarie sono tantissime,ma sicuro che oltre a Infermieristica e Fisioterapia,gli altri permettono di trovare lavoro facilmente? Sapete farmi una classifica di quelle che offrono più lavoro e una classifica di quelle che danno meno possbilità?

1.Assistenza Sanitaria

2.Dietistica

3.Educazione Professionale

4.Fisioterapia

5.Igiene Dentale

6.Infermieristica

7.Infermieristica Pediatrica

8.Logopedia

9.Ortottica ed Assistenza Oftalmologica

10.Ostetricia

11.Podologia

12.Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica

13.Tecniche Audiometriche

14.Tecniche Audioprotesiche

15.Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

16.Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare

17.Tecniche di Laboratorio Biomedico

18.Tecniche di Neurofisiopatologia

19.Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia

20.Tecniche Ortopediche

21.Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'età Evolutiva

22.Terapia Occupazionale

tento l'esame martedì? è un esame davvero tosto e che non mi piace per niente....ho studiato su 7 capitoli 5, e sono benissimo le dispense....però quei due capitoli non riesco a studiarli,anche perchè in questi giorni dovrei ripetere gli altri...che devo fare? :( verrò bocciato?

- UN NUTRIZIONISTA;

- UN ASSISTENTE SOCIALE;

- UN EDUCATORE

Sapete anche dirmi in media quanto è lo stipendio di ognuno di loro? e poi chi tra essi trova lavoro più facilmente? Grazie a tutti.

secondo voi posso intraprendere la facoltà di scienze della nutrizione? Premetto che odio materie come matematica e fisica. Amo la biologia,mentre così così per quanto riguarda chimica. Ho visto il piano di studi e ci sono molti esami di chimica. Voi che dite? Cioè la chimica non mi dispiace,però ai compiti in classe prendevo sempre 4 e 5,ma anche perchè il nostro professore non era molto chiaro nelle spiegazioni. La professione di nutrizionista mi attrae molto. Si trova lavoro? Grazie a tutti.