bimba

Questioni di fascino..

Cosa succede letteralmente quando subiamo il fascino di una persona, una terza persona che nn centra nulla con la relazione stabile, duratura e amorevole che abbiamo gi��?

Può capitare di subire questo fascino da più persone, e da alcune in modo particolare, nonostante si senta forte il sentimento per l'altra metà della coppia?

Cosa si dovrebbe fare?

Può essere dannoso per il rapporto?

E fino a che punto ci si può sentire "salvi" rifugiandosi nell'amore di coppia, continuando però a provare una sorta di attrazione per questa/e persona/e?

#Sèghe da sabato sera post lavoro

Sono appena rientrata da uno dei week end che ogni tot vado a trascorrere dalla mia ragazza.

Ieri pomeriggio facevo la ricerca delle mie cose sparse e ammucchiate tra le sue, per poterle chiudere in valigia, quando ho avvertito forte e per la prima volta in vita mia, la sensazione di voler lasciare da lei alcune delle cose personali che ogni volta mi porto su e giu...

Non sembra una cosa originale, ma io non ho mai lasciato a casa di nessuno spazzolino o accappatoio, non avendo mai minimamente sentito quell'istinto che a dirla tutta nn so nemmeno da cosa è scaturito.

So che inconsciamente ha alleggerito il distacco, l'ho sentito mentre ero sul treno di ritorno, inspiegabilmente alleggerita, come se avessi lasciato un pezzettino di me, in quella che ormai sento casa mia, non intesa come struttura, ma ideologicamente come persona, perchè lei è casa mia.

Avete mai provato qualcosa di simile lasciando uno spazzolino, una spazzola o un accappatoio in quella che un pò considerate casa vostra?

E che effetto vi ha fatto invece al contrario vedere le sue di cose nella vostra stanza o nel vostro bagno?

Ieri ero di ritorno sul treno che mi portava verso casa dopo 3 giorni con lei, e mentre gli occhi mi si facevano gonfi, mi sono passate per la testa tutta quella serie di frasi, gesti, pensieri, sorrisi, posti, tramonti, prati, picnic, sguardi, il suo profumo ancora sul dorso della mano, e credo di aver preso coscienza per la prima vera volta di quanto io sappia amare. E' come un limite che si supera, un record che si batte, ritrovarsi ad affrontare discorsi che mai avrei pensato, come quando mi chiede il nome di un ipotetico marmocchio tutto nostro, o quando ti ritrovi davanti alle agenzie a guardare monolocali in affitto, quando sei disposta ad avere tutti contro, tua madre in primis che porta la bandiera, quando aspetti e pazienti e smani e pensi che non lo avresti mai fatto, che sei sempre stata molto più brava a fuggire che restare, quando ti viene voglia di abbracciarla in mezzo alla strada e ti limiti a sfiorarle la mano così quasi per sbaglio, quando speri,quando il distacco ti provoca un senso di vuoto quasi da vertigine, e ti si chiude la gola in stazione mentre vedi il tuo treno arrivare e nn riesci a dirle una parola per evitare che ti veda piangere.

Quando realizzi che tutte quelle cose da sempre troppo lontane iniziano realmente a far parte di te, che ti avvolgono, ti calzano perfettamente e sai che comunque vada tu ci sarai, e lotterai.. avete o avete mai avuto la la coscienza o percezione di quanto sapete amare?

"Non c'è montagna più alta di quella che non scalerò, non c'è scommessa più persa di quella che non giocherò" - Ora, Jovanotti

Sulle note di Jovanotti stamattina riflettevo sull'audacia, sul coraggio, sull'incoscienza del "buttarsi" in una determinata situazione. C'è stato un periodo della mia vita in cui mi sono detta, "basta ripensamenti, non voglio rimorsi ne rimpianti, se una cosa voglio farla la faccio, se una cosa la voglio, me la prendo, senza esitazioni, perchè varrà sempre la pena tentare di cambiare le cose". Quando ho ascoltato per la prima volta questa canzone, ho sorriso ripensando a quel momento, da allora è diventata la mia religione di vita, e ovviamente racchiude una serie di pro e contro che a volte soltanto l'incoscienza ti permette di saltare.

Voi siete da ripensamenti e programmazioni e magari occasioni mancate o per il colpo di scena, quell'occasione unica alla "vada come vada io ci provo" ?

Così riassunta è l'ultima teoria di mia madre. Frutto dell'ennesima discussione.

Mi ha dato dell'insofferente, cosa che so da quando sono nata, accostandoci però la definizione di "non intelligente". Secondo lei le anime in pena come la mia mancano di intelligenza, di quel buon senso che la gente comune segue, perchè le mie scelte vanno sempre da un'altra parte.

Secondo lei sono un'insofferente, insoddisfatta, infelice e a quanto pare, anche non intelligente.

Ho provato a incassare senza commentare, ma poi il mio animo ribelle ha preso il sopravvento e ho dovuto risponderle tono su tono.

Credo che l'insofferenza mangi una grossa fetta del mio carattere, mi rendo conto che a volte devo faticare il doppio degli altri, che non riesco a stare mai troppo ferma, che ho bisogno di emozioni pulite, forti, per stare realmente bene. Non credo che questo sia sinonimo di non intelligenza, anzi, tutt'altro.

Non sono da piedistallo, nn voglio sedermi, voglio continuare a correre, sembrerà da masochisti ma è quella li la mia soddisfazione, la mia fetta di felicità.

Scusate per lo sfogo in formula, ma quanto secondo voi quelle 4 parole sono collegate o sinonime tra loro?

Buongiorno, avrei bisogno di stipulare una convenzione tra palestra, forze armate e società sportive.

La palestra offre un mensile ridotto per coloro che sono nelle forze armate e una quota forfettaria annuale per le società sportive che iscrivono i propri allievi.

Ho dato un'occhiata ma non riesco a farmi un'idea di come potrebbe essere un modello.

Qualcuno può darmi una mano?

Odio la definizione di dipendenza, non ammetto mai di aver assoluto bisogno di qualcuno o qualcosa, per non parlare di quando mi infatuo o perdo la testa, finisco sempre per essere "la persona giusta nel momento sbagliato", e per quanto ci sbatta la testa ogni volta e mi convinco di aver imparato la lezione, mi sento dipendere dalle decisioni, assenze, ritardi, lune storte, parole dolci, tenerezze, sguardi mancati, abbracci o carezze desiderati di quella persona che vorrei con me.

E’ una strana sensazione, sento di esserne dipendente, ma la rinnego fino all’ultimo respiro.

Ho intenzione di partire a luglio, e farmi un mesetto, mesetto e mezzo a Londra, a Oxford o a Cambridge, sto cercando una ragazza motivata interessata alla stessa esperienza.

sono di Roma e ho 23 anni

"cosa sarebbe successo se non vi avessi conosciute"

ragazzi mi date una mano a tradurla?

io l ho tradotta ma nn sono sicura vada bene

Il complimento più gradito o il più bello che avete ricevuto...?

Buon pomeriggio a tutti...

Sulle note dell'ultima di jovanotti, riflettevo sulle volte che sono stata disposta a dare tutto l'amore che ho...e ammetto solo ora di aver riservato un sentimento così completo a una sola persona...

E voi, sono più le volte che vi siete preservati "difendendo" fino all'ultimo l'unico centrimetro che vi apparteneva, o avete mollato il freno, dato sfogo a quella brama di amare, ogni volta che sul vostro percorso avete incrociato i passi di un altra persona ?

"Considerando che l'amore nn ha prezzo, sono disposto a tutto per averne un po"

Buonpomeriggio

Sento sempre più spesso raccontare da amici e persone care, il bisogno di sentirsi appartenere a qualcosa, a una persona, a una passione, alla propria terra, a una routine.

Personalmente mi sento di appartenere solo a me stessa, e non credo riuscirò mai a dipendere da qualcuno, mi piace "dominare" le mie passioni, non esserne schiava, e per quanto riguarda la mia terra, non sento questo legame, mi sento cittadina del mondo...

Sono io la strana?

Buona domenica (non alla D'urso eh)

Qualche tempo fa ho visto per la prima volta, i segreti di brokeback mountain...

Apparte il fatto che l'hanno dato in tv, e quindi le scene clou erano tagliate, a mio avviso ingiustamente, data la mancanza di nudo, ma preferendo a ad una semplice scena di un bacio, una scopa*a etero.

E' stato uno dei più bei film che abbia mai visto, una sofferenza arrivare fino alla fine, un'agonia quell'amore portato nel cuore dai due ragazzi...

Ho vissuto in prima persona la loro esperienza, ho riconosciuto la loro tristezza e quella voglia, quel desiderio per quell'amore a volte impossibile da portare avanti...

Mi chiedo se solo chi l ha provato sulla propria pelle, riesca a cogliere l'essenza della storia, e se un'etero riesca ad apprezzare fino in fondo quanto sia "facilitata" la sua di storia.

a voi è piaciuto?

E nei ritardi ormai del tempo che penso a quando tu eri qui...era difficile ricordo bene,ma era fantastico provarci insieme...

(Vasco Rossi)

free int.

E' giusto riporre la propria felicità in una persona?

In passato l'ho fatto, solo ora mi rendo conto di aver sbagliato...di aver immaginato il mio futuro al fianco di questa persona, di aver abbandonato i miei sogni, modificato i miei progetti per una felicità futura... mentre lo facevo, ero però la persona piu felice al mondo...mi bastava avere lei, e nient'altro aveva importanza...

Ora so di aver sbagliato, ma so ke se fosse ancora accanto a me, avrei continuato a farlo...

Immagino saremo tutti bravi a farlo...

ma qualè il tipo di biancheria o intimo che vi piace sfilare al vostro partner???

(tipo, colore, materiale...)

Una pausa, una sbandata, un sentimento che non si riesce più a interpretare, una voglia e un desiderio da ritrovare, un equilibrio danneggiato, un sogno infranto...

tanta confusione...

Perché deve essere la perdita la misura dell'amore?

"So che non posso in nessun modo convincerti che questo non è uno dei loro trucchi, ma non mi interessa. Io sono io. Mi chiamo Valerie. Non credo che vivrò ancora a lungo e volevo raccontare a qualcuno la mia vita. Questa è l'unica autobiografia che scriverò e, Dio, mi tocca scriverla sulla carta igienica.

Sono nata a Nottingham nel 1985. Non ricordo molto dei miei primi anni, ma ricordo la pioggia.

Mia nonna aveva una fattoria a Totalbrook e mi diceva sempre che "Dio è nella pioggia".

Superai l'esame di terza media ed entrai al liceo femminile. Fu a scuola che incontrai la mia prima ragazza: si chiamava Sarah. Furono i suoi polsi erano bellissimi. Pensavo che ci saremmo amate per sempre. Ricordo che il nostro insegnante ci disse che era una fase adolescenziale, che sarebbe passata crescendo. Per Sarah fu così, per me no.

Nel 2002 mi innamorai di Christina. Quell'anno confessai la verità ai miei genitori. Non avrei potuto farlo senza Christy che mi teneva la mano. Mio padre ascoltava ma non mi guardava. Mi disse di andarmene e di non tornare mai più. Mia madre non disse niente, ma io avevo detto solo la verità, ero stata così egoista? Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l'unica cosa che abbiamo, è il nostro ultimo piccolo spazio all'interno di quel centimetro siamo liberi.

Avevo sempre saputo cosa fare nella vita, e nel 2015 recitai nel mio primo film: "Le pianure di sale". Fu il ruolo più importante della mia vita, non per la mia carriera ma perché fu lì che incontrai Ruth. La prima volta che ci baciammo, capii che non avrei mai più voluto baciare altre labbra al di fuori delle sue.

Andammo a vivere insieme in un appartamentino a Londra. Lei coltivava le Scarlett Carson per me nel vaso sulla finestra e la nostra casa profumava sempre di rose. Furono gli anni più belli della mia vita.

Ma la guerra in America divorò quasi tutto e alla fine arrivò a Londra.

A quel punto non ci furono più rose per nessuno.

Ricordo come cominciò a cambiare il significato delle parole. Parole poco comuni come fiancheggiatore e risanamento divennero spaventose mentre cose come Fuoco Norreno e gli articoli della fedeltà divennero potenti. Ricordo come diverso diventò pericoloso. Ancora non capisco perché ci odiano così tanto.

Presero Ruth mentre faceva la spesa. Non ho mai pianto tanto in vita mia. Non passò molto tempo prima che venissero a prendere anche me.

Sembra strano che la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno.

Morirò qui, tutto di me finirà, tutto, tranne quell'ultimo centimetro; un centimetro è piccolo, ed è fragile, ma è l'unica cosa al mondo che valga la pena di avere.

Non dobbiamo mai perderlo, o svenderlo, non dobbiamo permettere che ce lo rubino. Spero che chiunque tu sia, almeno tu, possa fuggire da questo posto; spero che il mondo cambi e le cose vadano meglio ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che, anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò, e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai; io ti amo, dal più profondo del cuore. Io ti amo.

Valerie."

Ho visto il film, V per vendetta, e questa è stata la parte che più mi è entrata dentro, la storia di Valerie, ho ripensato a quelle parole, diverso e pericoloso, e a come le persone nel tempo, le hanno associate tra loro, e l'idea assurda che ancora oggi è parte del pensiero comune di questa società...

volevo solo condividere con voi questa storia...

mi stavo chiedendo, tra bisessuali e persone che amano definirsi "confuse", quanti di loro con il passare del tempo, e il consolidarsi delle esperienze fatte, scelgono poi una "vita comune", e cioè, un matrimonio, il metter su famiglia, il cane, la colazione alla mulino bianco, e tutto il resto di quella via certamente più facile?

quanti lo fanno davvero per amore?

e quanti invece per l'illusione di una vita più semplice, piu comune, scelgono di evitare dispiaceri e mettere davanti a confessioni dolorose familiari, che rimarrebbero sbigottiti venendo a conoscenza della vera natura del loro caro?

sinceramente ho paura che con il passare del tempo, la chiusura mentale della mia famiglia e della società stessa, mi inducano a una scelta "ragionata" e non "istintiva" della mia natura, e che quel miraggio di una vita normale tra qualche anno possa far gola anche a me...

cè qualcuno di voi che ha mai pensato a questo?

partendo dalla concezione che l'amore è più forte di tutto, vi chiedo, è più forte un'attrazione fisica, o una mentale?