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9 Answers
- Anonymous5 years ago
E' lo stesso Putin che l'ha detto al World Energy Council di Istanbul
"siamo pronti a congelare o a ridurre la produzione per preservare la stabilità del mercato petrolifero".
Aggiorna: le ipotesi che vengono fatte sono tante. C'è chi ci mette di mezzo ricatti e ritorsioni legati ai rapporti Russia/Usa e altri paesi dell'area mediorientale sulla questione siriana o anche per la questione dell Ucraina.
L'ipotesi secondo me più credibile si riferisce al presunto complotto Arabia/Usa per far crollare il prezzo e ridurre in mutande vari paesi produttori tra cui altri paesi del Golfo, il Venenzuela e la Russia e altri.
Quanto a Putin, egli assume una posizione moderata, che è che Washington ed i Sauditi possano essere in combutta, ma che la caduta dei prezzi possa essere semplicemente un segno di sovrapproduzione e di riduzione della domanda.
In altre parole. Potrebbe esserci un complotto ma potrebbe anche non esserci. Putin è un uomo che evita di giudicare senza evidenze sufficienti.
Ergo, ha detto di non escludere la possibilità di ridurre la produzione per sostere il prezzo. E' quello che fanno da sempre tutti i paesi produttori (esclusa l'Arabia Saudita che, complotto o no è un fatto accertato che da qualche anno ha aumentato la produzione e fatto scendere il prezzo) per sostenere le proprie cospicue entrate da vendita di petrolio. Al di sotto di una certa soglia (e non manca tanto per arrivarci) il paese produttore ne esce quasi alla pari. Il Venenzuela ad esempio è già Ko da un pezzo!
Ma le dichiarazioni di Putin potrebbero anche essere un sotteso "avvertimento" all'Arabia Saudita. Resta il fatto che gli ultimi che possono sapere qual è il vero motivo siamo tu ed io!
Ci sono anche altre teorie sull'argomento ma mi sembrano molto strampalate.
- Anonymous4 years ago
Quando sono andato a Instambul ho trovato l’hotel tramite questo sito https://tr.im/1hfFR ha prezzi bassi e guardando in giro ho visto che è il migliore .
Istanbul è una città ricca di fascino e di mistero, una metropoli che si estende tra il continente europeo e quello asiatico, divisa dal suggestivo Stretto del Bosforo.Vista da sembra un continuo susseguirsi di grandi cupole di chiese cristiane, come quella della bellissima Aya Sofya, o di meravigliose moschee, come la famosa Moschea Blu.È una città unica nel suo genere, con un sacco di cose da visitare e da fare .
- antoniom20011Lv 75 years ago
Per far aumentare il prezzo del barile e guadagnare di più col petrolio russo.
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- Anonymous5 years ago
perchè così imparano a rompergli le balle
- Anonymous5 years ago
Piuddue.
- Anonymous5 years ago
Per vendere il suo gas
- PoseidoneLv 75 years ago
perchè l'economia russa dipende dal prezzo del petrolio... con il prezzo basso l'economia russa va a farsi benedire...
a differenza di altri paesi con un economia diversificata per la russia i gas naturali sono una delle principali fonti di guadagno e senza questi l'economia russa non riesce a campare...
per cui a farla breve una troppa produzione di petrolio vuol dire prezzi bassi che vuol dire a sua volta seri problemi economici...
...a farla lunga invece ci sarebbe da discutere sulle economie che vivono delle vendite di gas idrocarburi e delle peculiarità dei vari paesi...
il venezuela ad esempio ha un economia che è quantomeno malandata ed è uno dei paesi con i costi di produzione piu alti per cui sono i piu danneggiati dai prezzi bassi...
i paesi nordici e gli states hanno una economia differenziata per cui prezzi bassi sono un danno per i produttori di idrocarburi ma un vantaggio per il resto dell'economia...
per arabia e paesi vicini i costi di produzione sono bassissimi e possono permettersi di tenere il prezzo del petrolio basso per danneggiare gli altri produttori (per quanto con i prezzi bassi sono costretti a far debito per mantenere l'economia)
la russia infine ha prezzi di produzione relativamente bassi ma ha una macchina dello stato molto costosa e un esercito sovradimensionato con velleità da superpotenza e con i prezzi bassi ...per cui a questi prezzi... non ce la fa (pensa che il ministro dell'economia russo ha recentemente paventato che se i prezzi non fossero saliti la russia sarebbe potuta andare in default)