vedovaametà

Non in senso letterale, ma, cosa comunica?

Mettiamo un ragazzo: affermato professionista, intelligente, animo buono.

Succede che, davanti a forme di obbligo, viva una sorta di attacco di panico che si somatizza in un senso di soffocamento. Gli obblighi di cui parlo non sono di ordine pratico, tipo scadenze o controlli, ma hanno una natura emotiva: un allontanamento, la partenza di una persona, l'idea della perdita di un familiare oppure il pessimismo, il disfattismo di qlc davanti a qualcosa che, invece, é (seppur con fatica) risolvibile.

Questo atteggiamento mentale condiziona la vita e causa una sofferenza nell'animo sin dall'infanzia; il primo ricordo legato a questo stato di dolore risale agli anni della scuola materna quando, a quattro anni, non volendo restare all'asilo, é stato trattenuto dalla maestra, fra i pianti, suoi, e della giovane mamma. Ad oggi, nonostante abbia "ancora" (fortunatamente) una bella famiglia molto unita ed una vita generalmente serena ed equilibrata, vive stati di agitazione interiore che lo portano a cercare, riuscendoci, di risolvere gli altrui problemi; tutto molto lodevole, se non fosse che questo si riversa in qualsiasi campo della vita, rimettendoci del proprio...

È così fisica questa sofferenza. Perché succede? Esiste davvero un rimedio?

Un americano di 22 anni ha appena conseguito la laurea in Linguistica ed Italiano nel suo Paese; ha trascorso diversi mesi in Italia e parla benissimo...innamorato del Bel Paese vorrebbe insegnare in Italia.

Se poteste dare un consiglio su come comportarsi, cosa gli consigliereste?

Non so, scuole private o agenzie cui mandare il CV...

Grazie a chi vorrà rispondere.

Durante il processo si avverte stordimento prima che sopraggiunga la morte? A parte il dolore del taglio, la progressiva debolezza, forse lo svenimento, ci si deve aspettare altri dolori?

Niente consigli sulla bellezza della vita...lo so che può essere bellissimissima, ma è proprio perché tutto mi è precluso che voglio smettere di soffrire...libera da questa tortura quotidiana.

Ah, compromettono il donare gli organi? Voglio essere cremata e avere un effettivo valore, per una volta, nella vita con la morte. Tanto sto solo aspettando che accada da se, senza scopo, senza senso.

Risponde temi seriamente per favore,

Durante il processo si avverte stordimento prima che sopraggiunga la morte? A parte il dolore del taglio, la progressiva debolezza, forse lo svenimento, ci si deve aspettare altri dolori?

Niente consigli sulla bellezza della vita...lo so che può essere bellissimissima, ma è proprio perché tutto mi è precluso che voglio smettere di soffrire...libera da questa tortura quotidiana.

Ah, compromettono il donare gli organi? Voglio essere cremata e avere un effettivo valore, per una volta, nella vita con la morte. Tanto sto solo aspettando che accada da se, senza scopo, senza senso.

Risponde temi seriamente per favore,

di donare la sua quota di casa ad un solo nipote senza motivo e senza dire niente agli altri due "eredi"? Ha 92 anni, non vede bene ed ha un po' di dimenticanze... come funziona in questi casi? e se mia madre rinuncia alla sua parte può farlo in favore di quello stesso figlio? Questo ipotetico figlio si troverebbe a "possedere" i 14/18 di una casa che è l' unica eredità di famiglia. Si può favorire così un figlio a discapito degli altri? non dovrebbero quantomeno i cointestatari della proprietà venire informati?

Grazie mille a chi risponderà.

ad esempio, come funziona per il Movimento 5 STELLE???

un mio amico ha scoperto ieri che la madre ha una displasia ai polmoni e gli hanno detto che non è operabile, siccome è solo (padre inutile e fratello mezzo balordo) è DISPERATO ed io non so come aiutarlo perché abitiamo molto molto lontani. Non hanno un costrutto sociale attorno che possa aiutarli ad affrontare la cosa, tipo zii, cugini, o parenti altri... HA BISOGNO DAVVERO DI COMINCIARE DA ZERO perché non ha idea di come muoversi ed è troppo scosso per attivare la mente in maniera lucida. Lui è ragazzetto, ha 23 anni e non fa che piangere... HELP-AIUTO SE POTETE/SAPETE ♥

Sapreste darmi qualche nome/numero/sito?

Lui è più piccolo di me e non sapevo che potesse esitere una cosa del genere fino al giorno che l'ho incontrato... per caso. Lui è bello come un dio, giovane ed egocentrico... io sposata, mediamente brutta, e sono l' esatto contrario dell' anaffettività.

Di seguito la lettera che non gli ho mai mandato.

*Oggi ti ho visto; ti ho visto in un ragazzo che aveva i tuoi stessi capelli, poi ti ho visto camminare con una biondina che ti teneva la mano, ti ho visto in un negozio che guardavi braccialetti da uomo, ti ho visto mangiare nel tavolo accanto al mio e me ne stavo li con la paura di fissarti e scoprire che non eri tu. Slow Food, ed il tuo gusto del mangiare: olii, aceto balsamico, alimenti tipici e ghiottonerie che ti sarebbero piaciute... ed ho sorriso di nostalgia. Accomodato nella mia anima come nessuno mai. Ti vedo. Vedo i tuoi zigomi, la mascella, la barba incolta di qualche volta, il viso assonnato, l'espressione degli occhi, l'andatura e la tua altezza anche. Ti vedo sempre, ti incontro praticamente in ogni pensiero, in molti sogni e in ogni tuo gusto o difetto. Guardo per te, respiro pensandoti e mi sveglio con te già nel cuore. Sei la presenza-assenza più grande della mia vita, niente mi condiziona, senza esserci veramente, come il pensiero di te dentro me. Rimango impigliata nella tua immagine che mi schiaccia gli occhi. E ti ho rivisto fin'anche nel nasino di un bimbo di dieci anni, Gabriel, che mi sorride sempre con quell'espressione che, sant'Iddio, è tutta tua. Nonostante cerchi di convincermi che tu non mi piaccia, e che non c'è niente in te che mi debba portare tanto sentimento, e la ragione mi dica che è tutto un errore, tempo perso in sofferenze inutili, ti amo da quattro anni allo stesso modo, con la stessa intensità, col medesimo fervore, con una continuità che mi dice che così sarà sempre, nonostante le variabili del mondo, del tempo e dello spazio. Qualcuno ha detto che non esiste discorso d'amore che non sia ridicolo e patetico, perchè tutti i discorsi d'amore sono ridicoli e patetici, e, se non lo fossero, non parlerebbero d'amore. Quando penso a te, non ricordo più cosa sia l'amor proprio, e non c'è niente che non darei. Vorrei ringraziarti, ma non so di cosa, perchè di meriti, in tutto questo, non ce ne sono. Sei la mia dolce dannazione, ma io ti amo da morirne, senza un perchè. Sei il mio veleno, la mia dipendenza, il mio segreto inconfessabile: la mia voglia matta di vivere e il mio desiderio di morire. Ho chiesto al tempo di aiutarmi ad esserti amica, per non perderti del tutto, per non perderti per sempre; volevo essere li nel momento del bisogno, per conquistare un posto nel tuo cuore che fosse diverso dall'amore che, per colpa o per destino, ho perso o mai avuto. Non ne sono stata all'altezza e, di quel che ho da offrire, tu non hai bisogno. So d'aver dato quando ti serviva, e questo mi fa piacere... mi hai chiesto perchè non mi son fatta più sentire, beh, tra mille risposte, la più semplice e sincera è " perchè non hai più bisogno di me". Ti amo ed odio, non so come sia possibile, ma è così ed è un tormento. Quanto ti amo, mi resta il rimpianto di un abbraccio mancato e le lacrime di occhi che, al pensiero di te, ancor non si rassegnano. E vorrei stringerti le mani.

*di seguito una parte del testo di una canzone, "Cirano" di Guccini, magari capirai perchè mi parla di te...*

- ma quando sono solo

con questo naso al piede

che almeno di mezz'ora

da sempre mi precede

si spegne la mia rabbia

e ricordo con dolore

che a me e' quasi proibito

il sogno di un amore

non so quante ne ho amate,

non so quante ne ho avute,

per colpa o per destino

le donne le ho perdute

e quando sento il peso

d'essere sempre solo

mi chiudo in casa e scrivo

e scrivendo mi consolo,

ma dentro di me sento

che il grande amore esiste,

amo senza peccato,

amo ma sono triste

perche' rossana e' bella,

siamo cosi' diversi;

a parlarle non riesco,

le parlero' coi versi.-

- io tocco i miei nemici

col naso e con la spada

ma in questa vita oggi

non trovo piu' la strada,

non voglio rassegnarmi

ad essere cattivo

tu sola puoi salvarmi,

tu sola e te lo scrivo;

dev'esserci, lo sento,

in terra in cielo o un posto

dove non soffriremo

e tutto sara' giusto.

non ridere, ti prego,

di queste mie parole,

io sono solo un'ombra

e tu, rossana, il sole... -

e, scivolando nella banalità, ti lascio questo simbolo ♥

http://www.youtube.com/watch?v=FPobte6iqSU

*perdonate la schiettezza e, se offendo qualcuno, chiedo scusa*

P.S.: Bruce Springsteen mi piace davvero tanto, ma tanto, ma tanto. Questa diavolo di voce poi...

Ho bisogno di utilizzare la canapa a scopo terapeutico, ne ho fatto del burro, ma fa schifo e non mi regolo, ne ho fatto un decotto, ma credo d' aver vanificato tutta la presenza di THC (anche perché l'ho fatto al microonde e forse questo ha peggiorato la situazione), ho utilizzato una poltiglia di burro fuso-erba-latte-lecitina, ma è vomitevole e volevo morire... IO NON FUMO e non l'ho mai fatto e sono contraria alla combustione ecc... mi hanno detto l' inalatore, allora ho chiesto se era tipo quello dell'aerosol e nemmeno mi hanno risposo ( questo nei gruppi dedicati alla promozione dell'uso della canapa terapeutica)... insomma, come faccio?

P.S.: ho una sindrome neurologica che non risponde agli antidolorifici in commercio... e spesso impazzisco dal dolore che mi toglie la ragione.

Perché, se non si può porre rimedio al mal di vivere, non si semplificano le cose a coloro che non vogliono più soffrire, e si da la possibilità di scegliere una dolce morte? Bisogna per forza ricorrere a qualcosa di doloroso e traumatico?

Allora, mi spiego meglio. Ho trent'anni e, come tanti credo, trovo attraenti le persone dell' altro sesso. Il problema è questo: se a piacermi è un ragazzo della mia età o un uomo più grande il desiderio è fisico e voglia di "possedersi", cioè è un desiderio completo e maturo ( anche se poi, di fatto, non si concretizza mai e resta una fantasia); ma, mi capita di incontrare ragazzi di 17-18-19-20-21-22-23 insomma "piccoli" che mi ispirano una voglia matta di fargli di tutto, non mettendo in mezzo penetrazione o rapporti completi, ma ho come il desiderio di "assaggiarli" e divertirmi nel vederli apprezzare il divertimento che potrebbero ricevere. Sono una persona piena di risorse e fantasie, e non potermi esprimere emettere in pratica quello che una data persona mi suscita... mi demoralizza... perchè è una sorta di "sogno" impossibile ed impraticabile, visto che vivo in una piccola città. Eppure, Diomio, non riesco a vedere niente di male nel desiderare di fare massaggi "particolari" a questi freschi... non so come definirli... ometti in fiore. Si dice che per non essere frustrati bisogna seguire i propri impulsi, ma sono solo chiacchere. E' impossibile. Io non so se sono malata. E che diavolo di malattia è desiderare di baciare le membra di qualcuno. Che vergogna. Scusate se sono stata volgare. Ma a chi lo vado a dire? certe volte mi sembro un diabetico in pasticceria... non è piacevole non controllare la propria fantasia ed essere vittima di desideri impossibili. Cosa lo causa? e se non dovesse passarmi mai?

Allora, mi spiego meglio. Ho trent'anni e, come tanti credo, trovo attraenti le persone dell' altro sesso. Il problema è questo: se a piacermi è un ragazzo della mia età o un uomo più grande il desiderio è fisico e voglia di "possedersi", cioè è un desiderio completo e maturo ( anche se poi, di fatto, non si concretizza mai e resta una fantasia); ma, mi capita di incontrare ragazzi di 17-18-19-20-21-22-23 insomma "piccoli" che mi ispirano una voglia matta di fargli di tutto, non mettendo in mezzo penetrazione o rapporti completi, ma ho come il desiderio di "assaggiarli" e divertirmi nel vederli apprezzare il divertimento che potrebbero ricevere. Sono una persona piena di risorse e fantasie, e non potermi esprimere emettere in pratica quello che una data persona mi suscita... mi demoralizza... perchè è una sorta di "sogno" impossibile ed impraticabile, visto che vivo in una piccola città. Eppure, Diomio, non riesco a vedere niente di male nel desiderare di fare massaggi "particolari" a questi freschi... non so come definirli... ometti in fiore. Si dice che per non essere frustrati bisogna seguire i propri impulsi, ma sono solo chiacchere. E' impossibile. Io non so se sono malata. E che diavolo di malattia è desiderare di baciare le membra di qualcuno. Che vergogna. Scusate se sono stata volgare. Ma a chi lo vado a dire? certe volte mi sembro un diabetico in pasticceria... non è piacevole non controllare la propria fantasia ed essere vittima di desideri impossibili. Cosa lo causa? e se non dovesse passarmi mai?

Ci sono persone che, dentro loro, hanno tanta presunzione che pretenderebbero che io mi vergognassi di cose delle quali non mi vergogno affatto, perché accade?

Non so, da un punto di vista psico-sociologico... Cosa spinge qualcuno a credere di essere il detentore della giusta cosa (decisione, comportamento, ecc...) non solo per se stesso, ma anche per altri?