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I.C.I. Sanzioni?
Nel 2001 il mio Comune ha modificato, in diminuzione, le percentuali per immobili locati a residenti. Non avendo avuto <variazioni> non ho presentato la "dichiarazione 2001> . Nei versamenti fatti per il 2001 e successivi ho utilizzato la percentuale ridotta deliberata nel 2001. Oggi il Comune ritiene non giustificate le riduzioni applicate e mi richiede il conguaglio per la non presentazione della dichiarazione 2001. Devo aggiungere che veniva richiesta la registrazione dei contratti per avere lo <sconto> e che ho dato la diponibilità a produrre i contratti registrati all' Agenzia delle Entrate. Secondo gli impiegati la non <dichiarazione> vanifica tutto il resto. A me sembra un furto, cosa ne pensate? Grazie
Sì , l' inquilino è sempre il mesesimo,residente. Non c' é nella delibera cenno all' obbligo di presentare dichiarazione, mi hanno detto che discende tale obbligo da norme/leggi statali.
1 Answer
- 1 decade agoFavorite Answer
Se ho capito bene tu avevi già affittato l'immobile PRIMA del 2001 e da allora l'inquilino è sempre lo stesso.
Se è così allora può essere successo questo: alcuni Comuni quando prevedono aliquote ridotte per determinati casi (come nel caso tuo, ovvero per unità abitative locate a residenti), richiedono una dichiarazione da parte del proprietario (che però NON è la vera e propria "dichiarazione ICI" perché quella va presentata solo quando ci sono state variazioni di utilizzo o di quota di possesso, oppure quando si è fatto dei lavori ed è cambiata la rendita catastale, etc.). In pratica si tratta di un modulo da compilare e consegnare in Comune entro una certa scadenza, in modo da far sapere a loro il motivo per cui dal 2001 in poi hai applicato un'aliquota ridotta. Su questo modulo ci dovrebbero essere degli spazi per la rendita catastale, l'indirizzo, il nome dell'inquilino e la data di inizio del contratto di locazione.
Capisco che il contratto era già stato registrato prima del 2001, ma i Comuni quando prevedono delle agevolazioni per l'ICI richiedono sempre un modulo come quello che ti ho descritto sopra a quelli che vogliono usufruirne.
Comunque non credo che tu debba pagare la differenza di imposta, altrimenti non sarebbe giusto. Di solito è prevista solo una sanzione. Ti consiglio in ogni caso di leggere bene le delibere ICI del tuo comune dal 2001 in poi. Perché se è come ti ho detto dovrebbe essere tutto scritto sulla delibera del 2001.
La normativa per la comilazione della Dichiarazione Ici (che è uguale per tutta l'Italia) non dice assolutamente che la Dich. Ici va presentata per un cambiamento delle aliquote comunali.
Però, non potendo vedere da vicino il tuo caso, non ti posso aiutare molto. Per un aiuto migliore ti consiglio di rivolgerti a un Caf, così porti tutta la documentazione. Là avranno di sicuro anche le delibere comunali da leggere.
Comunque, se quando dici "dichiarazione", intendi la "dichiarazione ICI" (.... Non c' é nella delibera cenno all' obbligo di presentare dichiarazione, mi hanno detto che discende tale obbligo da norme/leggi statali) allora forse dovevi presentarla per una ragione diversa e che non ha niente a che fare con la riduzione delle aliquote.
Se però è come penso io, cioè che loro in realtà non intendono la Dichiarazione Ici, ma una prova che la casa era affittata a un residente e che il contratto era stato registrato all'Agenzia delle Entrate (e questo lo chiedono di solito mediante la compilazione di un apposito modulo come quello che ti ho scritto sopra, in cui dovevi anche scrivere gli estremi del timbro di registrazione), allora è spiegato il problema.
Un'altra possibilità è questa: che il tuo Comune chieda la Comunicazione Ici (che sostituisce la Dichiarazione Ici). Se è così, allora la possono chiedere per qualsiasi cosa venuta in mente ai membri della giunta comunale. Ma allora non si spiegherebbe perché ti abbiano detto che eri tenuto addirittura per legge statale.
Comunque queste cose di solito sono scritte sulle delibere comunali. Non so dove abiti, ma i Comuni della mia provincia sono abbastanza chiari di solito su queste cose, anche perché ogni comune ha una sua scadenza.