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Perché raccontano balle sul nucleare come soluzione del nostro fabbisogno energetico?

Ci fanno l' esempio della Francia che ha 60 centrali nucleari. Ma se la francia che ha un consumo quasi simile al nostro ha 60 centrali nucleari per soddisfare il loro fabbisogno, a cosa servono allora 4 centrali al nostro paese, al massimo possono produrre il 17/20% del fabbisogno energetico, ma lo stesso quantitativo, e anche più, si può ricavare dall' installazione di impianti fotovoltaici negli edifici pubblici, oltretutto costando meno. Inoltre si risparmia pure sulla bolletta dell' enel. Un comune che si attrezza con strutture di pannelli solari diventando autosufficiente si ripaga il costo senza dover aumentare la riscossione delle tasse.

9 Answers

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  • Anonymous
    1 decade ago
    Favorite Answer

    Perché sono degli attentatori contro la natura e il bene comune, fanno solo i loro loschi e sporchi interessi, ecco perché, ciao.

  • 1 decade ago

    Perchè deve accontentare le tasche di pochi e non dei molti.

    Il solare da più lavoro e fa più mercato.

    Quante aziende "competono" nel settore nucleare: pochissime.

    Stanno nel palmo di una mano.

    Ci vogliono Tecnici specializzati (super specializzati): non mi stupirei di vedere ingegneri co-co-pro.... un Homer Simpson poco motivato alla sicurezza ce lo vedo bene.

    Inoltre:

    "Nonostante questa scelta i consumi totali di energia in Francia sono coperti per il 70 % dai combustibili fossili! "

    Vedi:

    Davvero bisogna dire sì all’energia nucleare?

    http://www.indicius.it/Politica/nuovo_nucleare.htm

    Hanno scelto già per noi, perchè tanto il governo rappresenta la maggioranza sempre! Anche nelle scelte della maggioranza dei cittadini prese tempo fa.

    E' evidente che questa politica serve per premiare i pochi, ed impedire un minimo di crescita economica.

    In Germania la tecnologia solare è molto più diffusa che da noi, nonostante la luce ed il tempo di luce durante il giorno (durante tutto l'anno) siano nettamente minori che da noi.

    Il solare ha mercato, mancano i soldi iniziali per spingere il settore investendoci sopra, ma tutti i governi (anche quelli di sinistra) si sono guardati bene dall'incoraggiare minimamente questa tecnologia, anche se potenzialmente noi (Italia) potremmo essere leader (anche tecnologici) e riuscire perfino a vendere anche all'estero.

    Per premiare i pochi (nucleare) invece siamo costretti ad investire in un campo dove eravamo tra i primi, ma ora siamo gli ultimi adottando una tecnologia già obsoleta e 4 misere centrali che servono solo per non impaurire gli italiani iniziando una politica energetica da cui non si può tornare indietro facilmente:

    è costoso costruire, ma anche smantellare...

    Il solare non ha questi limiti ed ha anche i pregi economici sopra descritti...

  • 1 decade ago

    Perchè tanto ormai sanno che il popolo bue si beve tutto quello che il Sommo Propinatore gli mesce, e se qualcuno tira fuori dei dati tipo i tuoi è uno sporco disfattista comunista!

    E poi tra il nucleare e il fotovoltaico c'è la stessa differenza di immagine che c'è tra un mega-suv e una panda a metano, cos'è più figo?

    E poi scusa, ma vuoi mettere il figurone che farà il Salvatore d'Italia vestito da Atomino all'inaugurazione del primo centralone?

  • 1 decade ago

    Perchè è tempo di crisi e gli amici battono cassa!

    Bisogna pur accontentarli!!!

    Un saluto

    @antani

    Ottimo e documentato!

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  • 1 decade ago

    Si vede che hanno voglia di sperperare il denaro pubblico, tanto le centrali saranno pronte verso il 2020 mentre l' uranio si esaurirà verso il 2030. Mi sembra una di quelle idee geniali alla Berlusconi...

  • Anonymous
    1 decade ago

    perché sono convinti che gli italiani siano ignoranti,bisogna dire a loro che non lo siamo TUTTI

  • Non sono balle.

    Sia il nucleare che il rinnovabile sono due ottime soluzioni.

    Solo che dove serve molta energia elettrica, centinaia di megavatt di potenza installata, il nucleare è l'unica soluzione alternativa alle centrali termoelettriche.

    Non è vero che Carlo Rubbia è contrario al nucleare!

    Prova il sito:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_di_...

    Certamente dove non occorrono centinaia di megawatt o gigavatt di potenza installata, il rinnovabile è più sicuro ed ecologico.

    Le centrali elettriche tipo il solare termoidrodinamico che dà rendimenti maggiori del solare fotovoltaico, possono raggiungere qualche megavatt di potenza installata.

    Un impianto di questo tipo è stato fatto da Carlo Rubbia vicino a Siracusa.

  • XXX
    Lv 4
    1 decade ago

    E quindi? Se scoppia una centrale in Francia pensi che i danni non li subiamo anche noi? E quindi oltre al danno anche la beffa di dover dipendere per l'energia dall'estero.....

  • antani
    Lv 6
    1 decade ago

    Ti copio due risposte che nel loro insieme esprimno bene i miei dubbi ed entusiasmi:

    Risposta di Pournio Ciurlisko:

    Allora, ragioniamo. Molti anni fa gli italiani ( a parer mio sbagliando ) hanno detto NO al referendum sull'energia nucleare. Purtroppo, a quel tempo, sebbene esistessero già, le energie rinnovabili non erano ancora in grado di essere seriamente implicate nella produzione enrgetica soprattutto in un paese arretrato come l'Italia. E così, abbiamo abbandonato la possibilità più redditizia e una delle meno inquinanti (in rapporto, ovviamente) che avessimo a disposizione creando così la nostra dipendenza energetica e svariati milioni di tonnellate di scarti tossici in più.

    Oggi, si apre la prospettiva di costruire 4 centrali nucleari di 3° generazione. Sarebbe l'ennesimo errore. Volete sapere perchè?

    1)Le centrali nucleari costeranno miliardi di euro. Il loro periodo di costruzione supposto è 10 anni ma non molti ci credono. E' più probabile che diventino 15. Entro quesl periodo è possibile che la tecnologia di 3° generazione sia stata superata da quella di 4° che già ora è ben studiata su vari progetti. Rischieremmo di trovarci fra anni, dopo aver speso miliardi di euro e aver continuato a pagare l'energia, con una tecnologia vecchia e da dismettere, a meno che non si voglia essere come sempre arretrati.

    2)Non teniamo conto delle proteste che nasceranno? Tutti gli abitanti dei siti prescelti insorgerebbero ostacolando i lavori. Noi amibientalisti e alcune forze politiche ci opporremmo, probabilmente senza risultato, e avremmo contribuito a ritardare i lavori. Rinascerebbero i movimenti del NO NUCLEARE e chissà che non ci sia anche qualche scontro. Senza contare poi tutti gli abitanti dei siti da dove si ricava uranio o dove si lavorano materiali nucleari (Anche quelli da ammodernare). Milioni di euro buttatati al vento.

    3) Il nucleare produce scorie. E non parliamo di qualche gas che si disperde nell'atmosfera per poi non lasciare traccia. Parliamo di metri cubi di materiale altamente radioattivo che non sappiamo dove mettere. Anzi, non sappiamo dove metterlo senza nuocere a nessuno. Ci sono tanti posti dove metterlo se escludiamo il danno delle radiazioni. Uno stabile abbandonato, una grotta vicino a una falda, in mezzo alle Alpi, sotterrato in un bosco. Oppure è possibile mandarlo in quei pochi posti all'estero. Pagando. E non dimentichiamoci di tutti gli altri tipi di scarti radioattivi oltre alle scorie.

    4) Incidenti. E' vero..stupido pensare di essere al sicuro in Italia quando si è circondati da nucleare in Europa. Giusto, se abbiamo un 1% di probabilità di morire, perchè non fare in modo che quella percenutale salga al 2%? Giusto, se altri paesi rischiano, perchè non farlo anche noi? E se non credete ai rischi, documentatevi sugli incidenti nucleari nella storia..non parlo del caso limite e difficilmente ripetibile(Chernobyl) ma di quelli minori, comunque nocivi e numerosi.

    5)Si dice che le centrali risolveranno i problemi energetici dell'Italia. Noi importiamo oltre il 12% dell'energia consumata.Più del 70% dell'energia prodotta deriva da centrali termoelettriche che importano il combustibile dall'estero. Un 13% di energia è fornita dal rinnovabile (dove per rinnovabile si intende idroelettrico per il 10%, il resto per il 3%). L'Italia ha bisogno di 39 gigawatt di potenza elettrica netta istantanea. Ne deriva che dipendiamo energeticamente direttamente e indirettamente dall'estero per più dell' 80%. Le centrali nucleari, con stime medie, produrranno il 13% del fabbisogno nazionale cioè una quaota sufficiente ed eliminare la dipendenza diretta. E il restante 67% di dipendenza indiretta? Menzogna quando si dice che il nucleare ci renderà indipendenti. Noi di petrolio infatti, ne produciamo ben poco e non siamo ricchissimi di uranio.

    Ora esaminiamo le fonti rinnovabili. E confrontiamole con i 5 punti precedenti.

    1)La tecnologia rinnovabile è in continua evoluzione ed è vero che installando un impianto ora, entro 10 anni anche esso potrebbe essere sorpassato. Ma il tempo di costruzione di un impiando rinnovabile tradizionale, eolico o fotovoltaico è minore. Il costo? Non certo quello di una centrale nucleare ma se teniamo conto la produzione di energia, per raggiungere la stessa % ci vuole più rinnovabile e quindi i costi si equiparano.

    2) Le proteste avverrano comunque ma ragionevolemente saranno meno intense, meno mediatizzate e non saranno basate su un pericolo per la salute ma su un fattore estetico.

    3) Il rinnovabile non produce alcun prodotto di scarto. Forisce energia senza inquinare.

    4) I rischi per incidenti sono assenti.

    5) Il rinnovabile, produde il 13% dell'energia utilizzata e in questo momento lo fa tramite un 10,7% di idroelettrico, un 1,5% dal geotermoelettrico. Se aggiungiamo i termovalorizzatori (che non sono esattamente impianti rinnovabili) arriviamo alla quata totale del 14% del fabbisogno coperto dal rinnovabile.

    Dove sono fotovoltaico e eolico? Dove sono le biomasse?

    http://it.wikipedia.org/wiki/File:Energi...

    Ecco la loro variazione in Italia. Diminuisce.

    http://it.wikipedia.org/wiki/File:Energi...

    Ecco la loro incidenza sul totale.

    Quelle stime sono un po' vecchie. Ora l'influenza è superiore al 5% e negli ultimi anni siamo molto migliorati rispetto a prima ma non in percentuale (pur rimanendo scarsi rispetto ale quote di Germania e Spagna). L' UE (che di sicuro è l'organo che effettua le stime meno allargate e le più ponderate) stima che la nostra produzione rinnovabile può arrivare al 17% e la pone come obbiettivo per il 2020. Siamo al 5%. Ma guarda un po'. Per lo stesso periodo del nucleare potremmo avere energia pulita evitando tutti quei passaggi indsiderati e riusciremmo ad eliminare la dipendenza energetica diretta come faremmo col nucleare. E per ridurre la produzione non rinnovabile si può incrementare l'acquisto di energia rinnovabile da quegli altri paesi europei che si avviano verso il decadimento del nucleare e lo sviluppo del rinnovabile.

    Le risposte sono tutte qui. Se volete sostenere le vostre teorie sul nulla, fate pure. Ha ragione chi dice che molte rinnovabili sono incostanti ma tante altre no (altriementi altri paesi non arriverebbero a percentuali molto più elevate delle nostre)

    Commento mio alla risposta di Pournio:

    Pournio ti ha dato la risposta più convincente...

    è anche vero che è da almeno una settimana che si allena con passione sull'argomento, qui su answers, ma gli devo dare atto che le sue riflessioni finali sono efficaci ed in buona parte, sono d'accordo con lui...

    Solo un paio di puntualizzazioni (non andrò in ordine coi suoi punti):

    -Qui non si tratta di contrapporre centrali convenzionali + nucleari vs alternative...

    ma piuttosto di contrapporre nucleare+ alternative vs convenzionali...

    Il motivo è semplice la dipendenza da combustibili fossili è ambentalmente antistorica, cara, poco efficiente e soprattutto ci espone ai ricattucci di paesi su cui non possiamo fare affidamento (vedere le ultime bravate di Gheddafi, non più tardi di oggi)

    Il piano ideale (in futuro) secondo me dovrebbe prevedere un alimentazione ibrida nucleare/alternativa per le aree metropolitane e un'alimentazione praticamente autonoma e a corto raggio, puramente alternativa per le aree rurali (così effettivamente si limiterebbero le importantissime perdite dovute alle perdite nelle reti di distribuzione)

    - costi e tempi sono effettivamente elevati... è questo il prezzo del nucleare! (detto questo le grandi opere danno grandi opportunità di lavoro!) Ma rinunciare a fare il grande passo solo perché si spera di arrivare direttamente all'autarchia da fonti alternative sarebbe una gran cavolata! NON POSSIAMO continuare a fare gli ipocriti ratificando protocolli di Tokyo e futuri e pensare di chiudere gli occhi sull'emissione di CO2 più importante del nostro paese chiudendo gli occhi davanti alle alternative possibili a medio termine....

    -Se costruire una centrale di IIIgen prende tempo, mettere a punto la IVgen ne prenderà ancora di più...

    detto questo, uno degli sforzi maggiori in ottica IVgen, riguarda proprio la possibilità di riutilizzare gli scarti (scorie) delle nucleari convenzionali....

    Piuttosto che rinunciare alla IIIgen nella speranza che venga fuori una IVgen (poi, appena usciranno le Iv si comincerà a parlare delle V e così via), direi di creare un pool di IIIgen che ci permetta almeno di moderare la nostra "incontinenza da CO2" e guadagnare un po' di autonomia nei confronti degli "stati canaglia" che ci forniscono i combustibili fossili, per poi magari completare il pool nucleare con una IVgen che "affranchi" le scorie accumulatesi nelle "buchette" di cui parla un altro utente

    -disponibilità di Uranio arricchito o da arricchire: attualmente le centrali funzionano solo con questo specifico combustibile... si stima che ce ne sia poco, è vero! ma il consumo di Uranio non è come quello della benzina nela macchina... Un rifornimento di Uranio assicura una buona autonomia. E comunque è probabile che già le IIIgen vengano adattate ad altri elementi radioattivi (posto che si possono arricchire)

    -incidenti: è pura fobia! Il solo grande incidente si verificò in una centrale obsoleta, non controllata dagli organismi di controllo internazionali specificamente preposti (è questo che mi rassicura anche in ottica di "cavolate all'italiana") e, per uno strano caso del destino, in un momento in cui quei cretini di tecnici avevano deciso di disattivare l'insieme dei dispositivi di sicurezza!!!

    Source(s): - Per quanto riguarda le proteste... beh... In Italia si protesta per un viadotto e per qualsiasi altra cosa... non se ne può tener conto! (aggiungo che in Francia i comuni che ospitano il nucleare sono faraonicamente ricompensati da EDF) Per quanto riguarda il rinnovabile io sono un grande fan (eccezion fatta che per l'eolico, che secondo me non ha un gran futuro in regioni non monsoniche o prive di altri venti periodicamente costanti) ma cribbio... Posto che l'autarchia da sole è un sogno ancora lontano, nel fotovoltaico (sia in grandi centrali collettive che in piccole unità individuali) io vedo il futuro di tutte le nostre aree rurali (ma anche di alcune sub-urbane) I dati che Pournio ha fornito sono molto incoraggianti... Ma a mio avviso non devono essere considerati argomentazioni contro il nucleare, ma, al contrario, dovrebbero essere argomentazioni da accoppiare a quelle del nucleare per dare un taglio netto ai maledetti combustibili fossili!! Immaginate (per il famoso 2020) un -42% di emissione di CO2 (25% nucleare, 17% alternativo)... questo si che sarebbe un grande passo! Fonti: Dimenticavo: @Franko48... terremoti? ti ricordo che fra le aree a più alta concentrazione in nucleari abbiamo la CALIFORNIA e il GIAPPONE, dove il rischio sismico è una realtà QUOTIDIANA... Non diciamo fesserie per cortesia! @@Franko: L'abbandono al nucleare nele grandi nazioni te lo sei sognato tu ieri notte... si valorizzano le alternative a scapito delle convenzionali La svizzera è un caso a parte... sono sette milioni di abitanti (+o- il lazio). quindi in tal caso, essendo il fabbisogno basso e l'orografia favorevole a idroelettrico e eolico, via via che la tecnologia alternativa avanza è più economico valorizzare questa che continuare sul nucleare (l'uranio ovviamente devono comprarlo) @oronzo: il controllo del nucleare non lo fanno i militari... lo gestisce l'enel, lo controllano l'Euratom e vari organismi internazionali, con ispezioni regolari, senza obbligo di preavviso... svegliati tu! il mondo non è un film coi cattivoni nucleari e i buoni che si nutrono dei soli prodotti che madre natura offre Contro-commento di Pournio: X Antani: Per quanto riguarda il predominio del rinnovabile ho visto che in Italia non è pensabile proprio per un discorso di possibilità...infatti ripongo le mie speranze in una energia nucleare pulita o almeno quasi pulita. In alternativa ci sarebbe la grande energia del sole che però, per servire veramente al mondo, deve svilupparsi con metodologie più redditizie. Nessuno nega al nucleare le sue qualità ma, forse a causa del mio ambientalismo, temo che esso crei danni all'ambiente. Per questo non lo sostengo e non nego che forse la mia è pura utopia per ora. Comunque...speriamo bene...la palla di vetro non la ho, posso solo sperare di sbagliarmi. Comunque ti riconosco che rispetto ai combustibili fossili anche io preferirei il nucleare. Et voilà: ringrazio Pournio per la sua involontaria collaborazione non gli pagherò i diritti ma quando si presenterà l'occasione gli pagherò una birra... @Tutti: il fotovoltaico ha tanti pregi, ma la storiella delle agevolazioni e del conto-energia è interessante per i privati o piccole imprese (c'è un limite massimo di energia che si può produrre per accedere a tali agevolazioni)... OVVIAMENTE non vale se l'investimento è statale (dato che è lo stato stesso a pagare gli incentivi) o comunque di un ente/regione/comune (poiché le dimensioni dell'impianto sarebbero molto superiori ai limiti fissati)!
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