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Da quando ideali, meriti, entità sono diventati valori?
Lo so, l'uso è talmente radicato ormai che la mia domanda sembrerà ridondante nella migliore delle ipotesi e snobistica nella peggiore. Ma è uno di quei sassolini che desidero togliermi da tempo dalla scarpa.
Quando è avvenuto il passaggio da "questa cosa, oggetto, ideale HA un valore" a "questa cosa, oggetto, ideale É un valore"?
Provo sempre un pizzico di fastidio quando sento frasi come "la famiglia è un valore", "i valori di una volta", "i valori che noi del partito XY incarniamo" (e ogni volta penso che sia un modo politically correct di definire i portavalori con tanto di valigetta ammanettata al polso). Per me il valore è il prezzo, la validità o il merito di una cosa, al limite l'eroismo.
Quindi chiedo a voi: da dove deriva questo uso di "valore" come sinonimo di "ideale, credo, filosofia di vita"?
6 Answers
- blinkyLv 61 decade agoFavorite Answer
Premesso che il mio sacco non contiene farina, anzi crusca, adatta a rispondere a domande come "da dove deriva questo uso di valore" o "quando è avvenuto il passaggio"
Oggi pomeriggio ho provato a fare una ricerca di "valore" sui dizionari online, ed in effetti, tra le accezioni accettate non sembra esserci qualcosa sui "valori" cui spesso si fa riferimento parlando di persone dotate di uno spiccato senso morale, o di quelli di una volta che non ci sono più. Mi appello al settimo emendamento, quello sulla "dinamicità della lingua" che ho imparato proprio qui, grazie alle mie cattive frequentazioni ;-) A prescindere dall'accettazione da parte degli sherpa della lingua italiana, a me sembra che quell'uso del termine "valore" sia abbastanza diffuso, e quindi mi sembra papabile per una prossima inclusione nei vocabolari...
Mi piace la giustificazione che ne dà Francesco (bellissimo nome)... Per gli oggetti preziosi il valore è un attributo, sì, ma per estensione essi vengono definiti "valori". Da cui portavalori, borsa valori etc.
Estendendo il ragionamento a beni impalpabili come le virtù morali, la famiglia, l'amicizia, tutte queste cose sono preziose, hanno un valore e quindi analogamente a quel che succede per i monili, "sono" valori.
Prima di chiudere la risposta, proverò a brandire il Grande Palazzi, per vedere se per caso mi da una mano, ma conoscendo il valore della richiedente, ne dubito...
e ho fatto male a dubitarne diab e tze!!!!!!!!
Palazzi - Novissimo Dizionario della Lingua Italiana - edizione riveduta e aggiornata 1974-1980
Peso, circa 4,5 kg
Valore: inestimabile
"valori morali | ideali di condotta che ciascuno sceglie a norma di vita"
muhahahaha
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Ho fatto anche una riflessione "a freddo"; si fa per dire, ci sono 35 gradi all'ombra e ho preso sole in testa tutta la mattina. Sul vocabolario è presente anche il termine "disvalore" ossia valore negativo, pseudo-valore: ad esempio il male contrapposto al bene. Il mio orecchio mi dice che questo termine è usato proprio come contrario di quell'accezione di valore inteso come credo o ideale... Non si usa 'disvalore' per riferirsi a un oggetto che vale poco.
La presenza di un "contrario" del termine usato in quel modo, mi fa pensare che non sia così recente il passaggio da valore come attributo a valore come "bene morale".
- 1 decade ago
Non te ne sei accorta, ma ti sei risposta da sola. "Valore" è tutto ciò che conta, che è importante, e quindi da proteggere. Si possono identificare valori a livello del singolo individuo (per es. la carriera), di un particolare gruppo sociale, o anche a livello di una intera nazione. Valore è tutto ciò che gli individui ritengono fondamentale per se stessi, qualcosa di cui non si può fare a meno. I valori cambiano, oltre che da popolazione a popolazione, anche in base al tempo. Per esempio, nell'antica Grecia, era un valore l'impegnarsi nella vita civile per il bene della città , valore che nella società odierna è molto meno considerato; per contro, la famiglia era qualcosa di molto meno importante. Nel periodo acheo, era un valore l'essere abile in battaglia e mantenere un'egemonia militare. Gli ideali sono un'altra cosa. Mentre i valori sono entità già esistenti, considerate fondamentali dall'individuo, gli ideali rappresentano "ciò che non ancora è, o meglio che è solo a livello delle nostre idee, ciò che vorremmo che fosse, in definitiva ciò che reputiamo giusto che fosse". Mentre si combatte per difendere i valori dall'annientamento (perché già esistono), si combatte per affermare e concretizzare gli ideali (che non esistono ancora in realtà ). Ovviamente, se un ideale si concretizza, per coloro che via hanno creduto, quest'ideale si trasformerà poi in un valore.
- ☺Alt + unoLv 41 decade ago
Ciao Rita!
Poche sono le domande che mi motivano e questa tua ci ha fatto abbastanza. Lo so che non è una risposta, e forse persino sbaglio (per causa della differenza fra la mia madrelingua e la lingua tua) ma volevo soltanto dirti il mio pensiero, forse sia interessante per te.
la semantica è così, i significati cambiano col tempo, l' uditorio prima era un insieme di uditori e uditrice, ma col tempo è diventato l' edificio dove si raduna questo insieme.
Cosa dà il valore (prezzo) alle cose? Pure il valore intrinseco che hanno. Una mela ha sempre un valore nutritivo e salutare ma il prezzo cambia secondo la stagione dovuto alla domanda e offerta nel mercato. Allora il valore e il prezzo sono cose diverse.
Ma esistono i Valori con maiuscola, questi sono maggiormente i valori morale, quei che hanno stato inculcati da piccoli e che riguardano le virtù. L’onestà , il rispetto, la veracità , la fedeltà , sono solo degli esempi di buona qualità delle persone.
Ma come dici tu, adesso c’è molta confusione e non tutti stanno d’accordo su quale sono questi Valori.
- James Adam SmidtLv 51 decade ago
Qualche giorno fà avevo postato una domanda implicitamente simile alla tua e dalle poche risposte ricevute molto spesso c'è chi si adagia su ideologie solo perchè comuni senza chiedersi il perchè.
Molto spesso si pensa che certi ideali, certi meriti o certe entità accettandoli come assiomi perchè è sempre stato così dai tempi di Noè
Ti faccio un'esempio
LA FAMIGLIA E' UN VALORE.. (e' un ottima risposta ma in genere manca di coerenza quando chi la dice è colui che la propone per fini propagandistici, o chi la dice... stranamente,,,,, ma per caso.... è stato INCAPACE di portare avanti un matrimonio.... e la rabbia si duplica quando l'incapace lo propone come fine e triplica quando c'è chi replica : "MA CHE BELLE PAROLE CHE HA DETTO"....) mentre magari sarebbe decisamente più importante considerare la FAMIGLIA COME VALORE quando nel parco si vedono coppie sposate da tantissimi anni e che non lo utilizzano per sbandierarlo ai quattro venti.
LA DOMANDA CHE CI DOVREMMO FARE RIMANE SEMPRE: "COSA C'E' DIETRO?"
Altro esempio: dalle risposte a una mia domanda ho capito che per alcuni il "VA' PENSIERO" ha un valore emotivo fortissimo di indipendenza per il popolo italiano o padano.... ma il controsenso stà che è un canto di liberazione ebraica, cantato da chi negli ultimi anni stà avendo atteggiamenti sul limite dell'antisemitismo ove tra l'altro non si fà accenno ai patrioti locali come ad esempio Andreas Hofer o Giovan Battista Perasso noto come BALILLA e se il Verdi non aveva citato tali personaggi una ragione c'era evidentemente.
Ed anche questi personaggi: Andreas Hofer e il Balilla potremmo considerarli veri eroi con dei valori da emulare o forse a guardare bene la loro idea rivoluzionaria non crea vera unità tra i popoli ma divisioni?
Il Valore non è forse quello che abbiamo guadagnato con la società moderna con la tolleranza verso il diverso, l'apertura al nuovo che però viene considerato qualcosa di sbagliato quando si mettono dei "falsi valori (in realtà propaganda)" quando si sentono slogan come "Tirol isch lai oans!" o più a sud "Fuori i negri e i terroni dalla Padania"... "Pasta piccante con soppressata - Polentoni alla larga!" tanto che sembra che ognuno "sta solo con se stesso e BUONANOTTE?"
E se questi sono dei valori è sempre perchè chi li considera tali ... non vuole più pensare.
(Il problema degli immigrati a Rosarno, dando la colpa ai negri si vuole spostare il problema su un'altra sfera: la mancanza di lavoro. Non i neri che rubano il lavoro, ma lo stato che non ha dato lavoro) Belli davvero questi nuovi valori....
Rita mi hai dato lo spunto per una domanda
Source(s): U - How do you think about the answers? You can sign in to vote the answer.
- criLv 61 decade ago
Secondo me, Rita, il passaggio avviene quando tutti si rendono conto di non aver voglia di portare avanti questi ideali, meriti ed entità . Quando tutti preferiscono passare oltre. Non so come spiegare, ma ho l'impressione di adeguarmi anch'io a questi luoghi comuni solo perchè i pochi che ci credono ancora, finiscono per avere un'aria ribelle troppo scontata. Quelli che non ci stanno. Quelli che combattono, a questo punto, solo per il gusto di farlo, per andar controcorrente. Pertanto anche loro perdono valore.
Forse c'è questa voglia di nuovo, di originalità , di non sentito e strasentito, che tutto ciò che non lo sovrasta viene guardato con indifferenza, e a questo si preferisce usare le frasi confezionate che van sempre bene ed evitano sforzi inutili.
Non so...mi sembra che sia una posizione di comodo.
Forse chi davvero si distingue passa inosservato.
E ha quello spirito di abnegazione che serve a sè stessi e a chi apprezza davvero.
Ho fatto il fumo, Rita, e senz'altro ho ciccato clamorosamente...ma fa nulla, via! La domanda è bellissima e volevo rispondere a tutti i costi!
- thanosLv 71 decade ago
Non so risponderti in termini assoluti
ho però un metodo tutto mio (per quel che vale)
Provo a proiettare un "comportamento" a livello generale
Mi pongo la domanda :
Se tutti facessero "questo" che mondo ne verrebbe fuori ?
Mi do la mia risposta e vado avanti
Ma m'interrogo e mi rispondo !
Come dovrebbero (penso) voler fare tutti
senza abbracciare formule precostituite.
Non c'è bisogno di enciclopedie
è alla portata di chiunque.
Volendo....