Yahoo Answers is shutting down on May 4th, 2021 (Eastern Time) and beginning April 20th, 2021 (Eastern Time) the Yahoo Answers website will be in read-only mode. There will be no changes to other Yahoo properties or services, or your Yahoo account. You can find more information about the Yahoo Answers shutdown and how to download your data on this help page.
Trending News
Quanto è importante la conoscenza per capire un'opera d'arte?
Mi spiego. Davanti ad un quadro è importante conoscere la tecnica, le intenzioni del pittore e le sue caratteristiche o vince l'impatto emotivo - il colpo di stomaco?
Sono sempre stata incline a credere che l'arte si sente nello stomaco e l'artista ha raggiunto lo scopo quando la sua opera ti emoziona, anche senza essere esperti a livello tecnico, ma è possibile che conoscere la tecnica aiuti una comprensione più profonda?
9 Answers
- 10 years agoFavorite Answer
Mi spiace dover riprende la risposta di Zen,ma la situazione e' esattamente opposta a quella da lui descritta:non potrebbe esistere una forma di espressione artistica meno popolare e di difficile comprensione di quella di Michelangelo e Raffaello.Avvicinarsi alle loro opere senza una pur superficiale cognizione del quadro politico,sociale,economico e sopratutto religioso e politico vanifica una qualunque possibilita' di averne una comprensione adeguata:Michelangelo fu un artista impregnato di neo-platonismo e Raffaello nelle stanze vaticane si espresse con una schiera di dotti prelati che dettavano il programma icnografico.
Per comprendere quindi perche' Raffaello o Michelangelo si espressero in quei modi e' fondamentale avere un profilo delle istanze del pensiero neo-platonico,di conoscere un minimo la figura del committente Giulio II,di valutare la crisi religiosa per l'affresco del Giudizio Universale,di comprendere l'ambiziosa politica espansionistica e di ripresa del potere temporale nelle stanze vaticane.
E anche l'oggetivita' critica espressa da Andrea mi spiace dirlo,e' abbastanza improbabile:ogni epoca prediligera' o ridurra' l'opera di un artista:ad esempio Caravaggio sulla cui pittura oggi si sprecano le osanne di pubblico e critica fino a neppure cento anni fa era praticamente dimentica e non pochi critici della statura di Berenson (una delle menti piu' geniali mai esistite nella critica d'arte) vi scorgeva moltissimi limiti che oggi noi consideriamo contrariamente delle qualita'.E non perche' Berenson fosse un pensatore mediocre,ma perche' i valori trasmessi dalla sua epoca gli suggerivano esperienze estetiche differenti.
Ma ad ogni esiste anche una parte irrazionale e letteraria:non e' sufficiente lo studio per proporre una critica o una valutazione valida di un'opera d'arte,conosco studiosi anche noti che formulano delle autentiche corbellerie,ma e' vero che esiste una predisposizione,una sensibilita' particolare che non ha solo origini nell'intelletto.C'e' sempre chi rimarra' freddo davanti ad un grande genio perche' non e' capace di mettersi in discussione o per eccessiva rigidita':molti grandi pensatori nonostante la loro grande cultura non comprendevano e alcuni condannavano l'operato di Picasso.
L'intelligenza infatti puo' essere un dono innato quanto affinato da una mente che si lasci libera di spaziare dagli schemi interpretativi proposti dalla societa' contemporanea in cui vivi.
- 10 years ago
Ogni persona dovrebbe vivere un'opera d'arte come un'esperienza unica. Non c'è un modo "giusto" per leggere un quadro, dipende dallo spettatore. Io ho bisogno di conoscere la storia vicina all'autore, la sua vita, il suo pensiero e la sua tecnica. Soprattutto adoro leggere la sua corrispondenza e, per i contemporanei-moderni, i giornali dell'epoca che parlano dell'autore. C'è una bellissima mostra di Toulouse-Lautrec vicino a Parma (Fondazione Magnani Rocca), avrei perso molte sfumature dell'esprit Lautrec se non avessi approfondito questi aspetti. La magia più bella di Lautrec è nell'ironia e senso comico di molte affiches, ad un certo punto inizia a firmarle inserendo la sua sigla nel disegno di un elefantino. Ti emoziona il manifesto anche senza sapere cosa rappresenta l'elefantino, però se lo sai è tutta un'altra storia!
- Anonymous10 years ago
La conoscenza è fondamentale. Anche se, nei casi in cui il dipinto in questione è una bellezza assoluta, la conoscenza ha un ruolo meno importante in quanto sono le emozioni che ti suscita che prendono il sopravvento.
- 10 years ago
Io sono d'accordo... Secondo me un artista, non diventerà mai un VERO ARTISTA finché non avrà colpito testa, cuore, corpo e anima... La tecnica alla fine, finisce lì, non c'è sentimento, non c'è poesia nella tecnica, la vera arte si sprigiona nella pura irrazionalità e incoscienza dell'artista, il quale deve sapersi abbandonare al genio creativo e lasciare un po' da parte la convenzionalità della tecnica... Con questo non voglio dire che la tecnica non conta affatto anzi, ma la tecnica perfetta non rende un'opera geniale... Questo semplicemente perché bisogna saper sfidare le convenzioni con l'originalità di un'opera, e per far ciò molte volte un artista va contro i canoni e le regole artistiche della sua epoca... A tal proposito mi vengono in mente gli impressionisti, da me immensamente amati... Hanno sfidato una concezione artistica ormai consolidata, se ne sono infischiati delle regole di prospettiva, hanno dato vita a innovativi soggetti artistici sfidando la critica che li derise per anni... Ecco, all'epoca venivano considerati come dei distruttori della tecnica e le accademie li snobbavano, ma oggi sono considerati dei grandiosi geni della pittura e sono anche i più famosi, proprio perché hanno ribaltato tutta la concezione di pittura dando vita a una tecnica tutta nuova e reinventata e ci hanno regalato degli splendidi capolavori!! Questo per dire che la vera arte è quella che parte dal cuore e dalle nostre sensazioni ed emozioni, anche perché se l'arte fosse solo ed esclusivamente per esperti, allora la gente comune e non intenditrice non dovrebbe godere della sua magnificenza?? Ma stiamo scherzando? Non esiste proprio, l'arte parte da un metodo e una tecnica, questo è indiscutibile, ma l'arte è anche e soprattutto universale attraverso l'emozione e il sentimento...
- How do you think about the answers? You can sign in to vote the answer.
- ?Lv 710 years ago
Non sono d'accordo sul fatto che l'arte si senta nello stomaco, o che si apprezzi emotivamente. E, per apprezzarla, non è sufficiente una conoscenza a livello tecnico, anzi, è molto più importante la conoscenza culturale (della cultura e della civiltà dell'artista che ha prodotto l'opera). Per fare un esempio, l'apprezzamento emotivo di una Madonna di Duccio da Buoninsegna può condurre ad attribuire al taglio degli occhi della Madonna o alla forma del suo naso significati ed espressioni che il pittore non intendeva dare, e che forse non immaginava neppure.
- SunRise90Lv 410 years ago
una comprensione più profonda secondo me in certi casi è necessaria, infatti conoscendo le correnti che puntavano ad emozionare lo spettatore si può pensare di comprendere l'opera ad una prima osservazione (anche se non è così generalmente e) ma se l'opera è di correnti più basate sull'interiorità o sulla dissimulazione allora è impossibile. Intendo dire che se ci si trova completamente imprepararti davanti ad un david benchè non si sappia chi fu david qualcosa si può desumere ma se ci si trova davanti a un kandinsky o un mondrian non si capisce proprio niente. Aggiungerei inoltre che per comprendere adeguatamente il messaggio generalmente vastissimo ed estremamente dosato e ponderato di un'opera è necessaria una buona conoscenza storiaca; infatti andando in un museo e leggendo da una qualunque guida la data di realizzazione di certe opere si può comprendere o perlomeno immaginare lo stato in cui viveva l'artista, i suoi sentimwnti, le sue paure.
- 10 years ago
Per capirla è molto importante la conoscenza, per apprezzarla lo è fino a un certo punto.
- Anonymous10 years ago
L'arte non può - e non deve - basarsi solamente sul livello emotivo. Anzi, quello in effetti è una cosa irrilevante il più delle volte. Altrimenti tutto sarebbe soggettivo ("mi piace, non mi piace"), mentre l'Arte (con la "a" maiuscola) è pura oggettività : uno studioso di musica, di pittura, di scultura, può spiegarti perché OGGETTIVAMENTE (originalità , influenza sugli altri artisti e impatto culturale) un artista è degno di tale nome o meno. Se la si mette sulle emozioni, allora un padre può emozionarsi vedendo un disegno fatto dal suo bambino molto più che vedendo un Van Gogh, ma non per questo il pupo in questione può essere considerato un grande artista. Il problema è che, oggi, si scambia l'Arte con l'intrattenimento. Non basta scrivere un romanzo, cantare una canzone, dipingere un quadro per essere etichettato "artista". Difatti, la maggior parte delle persone, non saprebbero dirti dove stia l'oggettiva grandezza di una fuga di Bach, di un quadro cubista di Picasso o di un film di Pasolini. Per capire veramente l'Arte bisogna studiarla, e l'esempio è sempre quello più usato: chi non ha preparazione si avvicina a un prodotto artistico come un bimbo a un sasso: gli piace il colore, la forma, i colori che emana lo emozionano, ma le sue sensazioni si fermano lì. Superficiali. Chi ha studiato un'arte, invece, è come un gemmologo: ti sa dirti il taglio della pietra, da dove proviene, quanti anni ha e il suo effettivo valore. E' molto snob come discorso, ma lo fanno (quasi) tutti quelli che hanno studiato musica nei Conservatori o Arte nelle Accademie. L'Arte richiede studio, perché è cultura. E non è per tutti.
- >zen<Lv 710 years ago
innanzitutto bisogna distinguere se si tratta di opera d'arte del passato o produzione contemporanea:
davanti alle opere del passato, quelle dei grandi come Michelangelo, Raffaello, tanto per citarne due famosissimi, non credo ci sia bisogno di know how, le opere sono portentose e di immediata comprensione, la loro poetica è intuitiva e diviene "popolare" cioè alla portata di tutti; per le opere contemporaenee, ritengo, invece, che si possano maggiormente comprendere e quindi emozionarsi se si conosce non tanto la tecnica ma proprio la storia dell'arte e oserei dire anche la storia e la sociologia del periodo in cui l'opera è stata prodotta proprio perchè nell'opera l'artista ha messo tutto se stesso ma non essenso in prevalenza opere figurative, il significato va ricercato nel pittore, nella sua vita e nel suo contesto.
Comunque concordo con te, anche un neofita può avere il suo "colpo di fulmine" e apprezzare infinitament eopere di cui non conosce nulla o di cui non ne comprend eil significato