Chi mi spiega questa legge?

Se hai voglia, faxi all’azienda le dimissioni oppure telefoni e li avverti che lunedì comunque arriva la tua raccomandata. Poi, ti rechi al tuo centro per l’impiego (immagino che ci andresti in ogni caso a dare la DID) e convalidi le dimissioni.

Ne approfitto per mandare tu sai dove chi ha scritto quell’articolo. Trattandosi di datori di lavoro, è chiaro che contestino, peraltro in modo squallido, infantile e risibile, un provvedimento che elimina la disgustosa e illegittima pratica delle dimissioni in bianco.

Al momento dell’assunzione, il datore ti fa firmare un foglio di dimissioni senza la data, così diventi un ostaggio: quando fai qualcosa che non gli piace (prenderti l’influenza, iscriverti a un sindacato, partecipare a uno sciopero, rifiutarti di fare straordinari gratis), mette la data sulle tue dimissioni e tu non hai più il lavoro e non puoi neanche chiedere l’indennità di disoccupazione perché ti sei dimesso di tua volontà.

Insomma, contestare questo provvedimento è un indizio di criminalità.

E quella scusa da bambino scemo di dover spedire una raccomandata a un lavoratore che alloggia presso di loro? Minkia, a parte che se spedisci un lettera non vai in rovina, gliela consegni a mano facendo firmare copia per ricevuta.

E sono pure capaci di chiedersi come ciò aumenti l’occupazione. Beh, a parte che la domanda non è pertinente, ma almeno non fa diminuire il numero degli occupati dando libertà di licenziare.

Quando la gente è falsa e bugiarda fino a questo punto, andrebbero prese delle contromisure.