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Avete mai sentito parlare dei primitivi transistori a punto di contatto (PCT)?

I "point-contact transistor" erano di germanio come quello degli inventori Bardeen e Brattain del 1947.Facevano in configurazione CB le veci del BJT (posteriore) in configurazione CE in quanto, avendo Alfa >1 (da 2 a 5), amplificavano anche in corrente. La Western Electric ne dismise la produzione nel 1953. Perchè?

http://www.wylie.org.uk/technology/semics/pointcon...

Update:

Mastro Geppetto si compiace delle sue esperienze del 1957 quando la produzione di PCT era dismessa ormai da 4 anni. Egli non risponde alla domanda posta: perché sono stati dismessi? 10 anni dopo si sarebbero potuti usare ancora, col miglioramento delle tecniche di costruzione ... ma ciò non fu fatto.

Inoltre NON si è mai capito come effettivamente l'Alfa facesse a salire a quote fino a 5.

2 Answers

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  • 8 years ago
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    Ciao Dottor K un saluto e ringrazio per l'invito di un poca di storia ripresa dal Federico Terman 1° volume Radiotecnica ed elettronica, traduzione italiana C.E.L.I. 1962.

    Neppure io li ho usati. Il mio primo bacio (pardon, primo transistor) è stato un OC71 a germanio Philips a giunzione seguito da un amore intenso e lungo per il CK722 sempre a giunzione a germanio della Raytheon. Stiamo parlando del 1957-1958.

    La letteratura quella volta si riferiva ai transistor a punta perchè l'effetto transisto nacque dalla misura eseguita con punte su un cristallo di germanio. (Federico Terman)

    Erano dispositivi fragili, con guadagno modestissimo, dalla produzione manuale e risultato incerto nell'amplificazione. Le correnti che potevano passare per le punte non superavano qualche milliampere a le tensioni di funzionamento effettivo non superavano i 12V (nacque proprio per questo la batteria a 9V per le radio a transistor.

    QUando l'effetto transistor fu ottenuto per mezzo delle giunzioni con semiconduttori "drogati" P e N con saldature dei reofori stabili, deposizioni sotto vuoto, ecc. questi divennero di produzione industriale, le caratteristiche stabili e si affinò il progetto del transistor di potenza con giunzioni che potevano (a scapito della frequenza di lavoro) far circolare anche qualche ampere (TF80-Siemens, sviluppato personalmente un Hi-Fi 1959 in push pull da 6 Watt)

    Saltiamo i racconti da pionieri davanti ad una gamella di carne e fagioli alla luna del Far West relativa a amplificazione, radiofrequenza e derive termiche del transistor a germanio tanto da aver abbandonato le valvole per piccolo segnale nel 1966 (da quelle di potenza, ma potenza sul serio non mi sono mai annoiato) e giungiamo alla rivoluzione del transistor al silicio, deprecato dai puristi della VEB di addirittura 0,65V) fatto in tutte le salse dall'epico BC107 al mitico WT5506 da 400A 450V ai vari BFT per amplificatori di fotodiodi con prodotto amplificazionexfrequenza di lavoro di 3 GHz.

    Il know how su fabbricazione e utilizzo del transistor a giunzione è ora tale da mettere nel dimenticatoio il transistor a punte così come nessuno farebbe una pila per accendere una lampadina con una colonna di dischetti di zinco e di rame separtati da carta imbevuta di acido.

    Source(s): Una vita nell'elettronica
  • 8 years ago

    No devo dire che pur essendo collezionista di tecnologie obsolete non li conoscevo, mi vengono solo in mente i raddrizzatori a galena che operavano su un principio simile, Leggendo l'articolo vedo che si basavano sulla diffusione metallica per saldatura di bronzo fosforoso e non sul drogaggio dell' intero cristallo, ogni volta una scommessa, oggi le saldature sono ad ultrasuoni proprio per evitare quel fenomeno. Direi che la tecnologia FET li ha resi oggi completamente obsoleti.

    L'unico qui che potrebbe averli usati e' Mastro Geppetto, spero che ti risponda per darti maggiori informazioni.

    Non per aprire polemica ma difficilmente troverai qualcuno in grado di darti una risposta, i primissimi transistor erano materiale strategico estremamente costosi molto meno affidabili di una valvola a triodo, di poco piu' piccoli, ed eravamo in piena guerra fredda, non credo siano neppure arrivati in Italia. I piu' vecchi di cui sono venuto in possesso sono i Philips C40 o OC40 in vetro ( non sono sicuro sulla sigla dovrei rivederli e non li ho sottomano) Per quanto riguarda l'alfa >1 se non ricordo male e' un dato fisicamente impossibile ( dovrebbe sempre essere inferiore a 1) a meno che per alfa non si intendesse qualcosa di completamente diverso all' epoca

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