Qualcuno potrebbe una mano in metrica, per favore?

All'epoca di Dante e Petrarca la dieresi grafica negli scritti non compariva e stava alla competenza del lettore capire la suddivisione in sillabe di un verso. Mentre Dante usava spesso ampliare il numero delle sillabe per mezzo di dialefe e dieresi, Petrarca preferiva raggruppare le vocali in un'unica emissione di suono.

Se sulla I di "grazioso" c'è la dieresi (che compare nei testi moderni), significa che dovrai leggere la parola come "gra-zi-o-so" (la dieresi, che separa il suono di una vocale e della successiva che di norma andrebbero lette con un'unica emissione di suono, viene posta convenzionalmente sulla prima vocale).

La dialefe si realizza tra O e A di dei primi due vocaboli del verso.

La suddivisione in 11 sillabe, perciò, sarà:

"O-a-ni-mal-gra-zi-o-soe-be-ni-gno"

E' Dante perciò deve essere per forza un endecasillabo. Quando la faccenda si complica, è bene ricordare che gli accenti fondamentali (oltre che sulla 10^) cadono sulla 4^ e 6^ sillaba. A volte trovi entrambe , a volte una sola.

o-a-ni-màl gra-zì-o-soe- be-ni-gno.

Secondo una divisione (normale) in sillabe , si, sono 11:o-a-ni-mal-gra-zio-so-e-be-ni-gno. Con sinalefe invece la divisione è: oa-ni-mal-gra-zio-soe-be-ni-gno (9 sillabe).