Un aiutino su GALILEO & altri strani termini: casualismo, causalismo, determinismo, meccanicismo etc etc?

Provo a rispondere per ordine

Pitagorico, senz'altro. Però anche emprirista. Questo è in qualche modo un problema interpretativo, ma sicuramente Galileo pensava che per leggere il libro della natura, benché sia scritto in caratteri matematici, non basta la riflessione a priori, come, almeno sembrerebbe, pensavano i pitagorici e forse Platone. C'è bisogno delle sensate esperienze.

Atomista, si, ma non è un aspetto particolarmente centrale del suo pensiero.

Meccanicista e Determinista; si. Il contrario di meccanicismo è finalismo (il finalismo non è l'idea che Dio abbia costruito il mondo per un fine, ma che le cause finali siano operanti a livello di spiegazione di fenomeni particolari). Il contrario di determinismo è anti-determinismo.

Qui rispondo alla risposta precedente; c'è una posizione filosofica, magari sbagliata ma diffusa, che si chiama compatibilismo, e difende l'idea che determinismo e libero arbitrio sono compatibili (l'idea è che sei libero nella misura in cui la causa delle tue azioni passa attraverso la tua volontà e la tua riflessione - e non cambia niente se la tua volontà e la tua riflessione hanno cause ulteriori, tipo i tuoi geni, la tue educazione etc; un'idea, come ho già detto, magari sbagliata, ma non assurda).

Siccome il compatibilismo non può essere escluso per definizione, dire che il contrario di determinismo è libertà è un errore sostanziale.

Realista: si, e riduzionista anche, ma terrei le due cose distinte. Si può essere realisti, nel senso di credere all'esistenza indipendente dalla mente delle cose, anche senza accettare la distinzione fra qualità primarie e secondarie, o senza ridurre le seconde alle prime.

Non ho mai sentito i termini causalismo e casualismo, e non sono sicuro di afferrarne il significato, per cui non posso consigliare.

Sul pitagorico direi che è un parallelismo che si può azzardare. Sull'atomismo già di meno. Galileo ammetteva l'esistenza deli atomi solo perchè che tale ipotesi era l’unica che permettesse di spiegare il calore (come effetto dell’agitazione termica dei corpuscoli che lui chiamava, appunto,) atomi). In ogni caso cuiò che varamente conta è il modo in cui Galileo, ed altri a lu contemporaneo, hanno mostrato la necessità di una particella che ora come ora potremmo assimilare all'atomo. Galileo non aveva una fede o una convizione sugli atomi di stampo democriteo ma la convinzione che nell'inventario del modno materiale mancasse qualcosa di essenziale alla spiegazione scientifica dei fenomeni.

Meccanicista, realista e determista in Galileo hanno essenzialmente lo stesso significato (benchè non sia così nel resto della storia della filosofia). Una volta che asserisce che tutto del mondo è spiegabile in termini matematici ha già costruito un meccanicismo deterministico in cui di tutto deve essere resa una ragione sufficente in termini matematici e anche un riduzionismo fortissimo che riduce ogni realtà ai suoi aspetti puramente numerici e quantitativi. In questo senso l'essenza del mondo è il numero (ed ecco che si torna, appunto a Pitagora). Fondamentale è però che Pitagora è un mistico, la matematica è una sorta di magico archè dell'essere, per Galileo è invece un punto d'incotro tra un metodo di conoscenza e una realtà dell'essere in quanto essere.

Il contrario di meccanicismo NON è finalismo. Il fatto che tutto sia il risultato di interazioni fisiche e chimiche NON esclude assolutamente che tutto questo procedere non possa essere architteto (da Dio?) in vista di un risultto o di un fine. Anche escludendo la parentesi teologica la stessa evoluzione della specie può essere vista come una dimostrazione di una natura meccanicista, che non ha bisogno di Dio ma che punta spontaneamente veso un fine (la soppravvivenza della razza piuttosto che il miglioramento della natura per se stessa).

CASUALISMO è un termine che mi è nuovo, in ogni caso l'opposto del causalismo NON è l'ipotesi di un mondo guidato dal caso, quanto meno non necessarimente. Io posso rifiutare che al mondo sia tutto causa-effetto ma solo per supportare un sistema filosofico che mi permettà di fare a meno di questi concetti. Ad esempio uno scettico può dire che causa ed effeto sono solo nomi che noi diamo alle nostre abitudini per parlare più facilmente, ma che la realtà del mondo è ed è destinata ad essere a noi estranea. Ciò NON significa che siamo in balia del caos ma solo che non si può ragioneare solo in termini di causa ed effetto.

Il contrario di determinismo è LIBERTA'. Se non è vero che tutto al modo tutto è determinato dalla leggi naturali e che tutto è prevedibile e verificabile col calcolo, allora c'è spazio per la libertà. Un determista sostiene, fondamentalmente, che un computer molto molto potente e programmato con assoluta precisione potrebbe calcolare ogni evento futuro e raccontare ogni evento passato solo in base allo stato della cose nell'attimo in cui comincia il calcolo. Infatti se tutto è determitato allora èp determinabile e lo in un modo ed uno soltanto (come un sasso lasciato cadere in un campo gravitazionale può solo e solamente cadere). Il contrario è, appunto, la libertà.

Spero di essere stato chiaro (e sopratutto corretto :) ). Comunque bella domanda.

ciaociao

Il contrario di Determinismo è: cazzdicanismo !

Gift sta chiedendo aiuto !!!

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Per caso hai anche tu l'esame il 18? -_-