Gift

Corre su e giù per le scale di casa nostra. Mi segue nelle mie corse di mattina e io non ne posso più di avere questa cosa ansimante dietro le spalle che ogni 20 secondi rantola, cade e muore. E' imbarazzante.

C'è qualcosa che lo tenga impegnato abbastanza tempo (ore ed ore possibilmente) e che non lo faccia morire di crepacuore? Non vuole iscriversi in palestra. Non sa nuotare. Non gli piace "fare sport" da solo.

Così, dato che mi sembra che il suo bisogno sia solo rimanere impegnato il più a lungo possibile gustandosi l'illusione di smaltire quei chilardi di ciccia che ha addosso, cosa potrei comprargli di assolutamente economico dato che non sono entusiasta di assecondare le sue fisse?

Un tavolo da ping pong con compagno in affitto?

Posso inchiodare una bicicletta al muro e far finta che sia una specie di tapis roulant con le ruote o come si scrive?

La consegna era proprio "il concetto di dialettica nel novecento, interpretazioni ed autori".

Ora, in 15 misere righe, che cavolo poteva scrivere una persona che non ha per nulla il dono della sintesi?

No, comunque. A chi dovevo fare riferimento principalmente?

Non sto parlando di quelli in cui muoiono tutti, non cerco il finale "bagno di sangue". Mi interessano di più i finali in cui vengono deluse tutte le speranze o in cui muore il personaggio che non doveva morire, o in cui (finalmente) vincono i cattivi e non i buoni (esiste?). ._.

1) Siccome il mio stimato professore ha, da buon caprone, deciso di saltare a piedi pari gran parte di Kant (e dell'idealismo), e siccome io sto cominciando ad odiare Abbagnano quando parla di Kant, dove posso studiare la critica del giudizio senza dovermi scervellare su certi termini abbagnanesi (sì, perché solo Abbagnano e il suo degno compare Fornero li potevano usare)?

2) Esiste un filosofo (di qualsiasi religione) recente o vivente che non abbia fatto a pezzi ciò che rimane della religione e di Dio?

3) Se io volessi fare la tesina d'esame in inglese, dove posso trovare un'edizione decente e completa, possibilmente con glossario (chiedo troppo, lo so :D) tradotta in inglese di Schopenhauer?

1) L'etica del dovere: se nel compiere il mio dovere io trovassi nell'azione una certa forma di soddisfazione, la mia sarebbe lo stesso volontà buona o rischierei di contaminare (con la mia ricerca del piacere) l'imperativo categorico? Insomma non è sempre detto che il bene costi fatica, no? E se non costa fatica, non è sommo bene o lo è (e a questo punto io non ho capito niente) ?

2) Kant è illuminista o romantico?

Secondo il mio illuminato (sarcasmo -.-) professore, illuminista. Secondo me entrambi: il concetto di sublime dove cavolo lo metto altrimenti?

3) Cos'è la felicità secondo Kant?

4) Secondo Kant esiste la perfezione a questo mondo? Esistono anche uomini di volontà buona?

Siccome sto cadendo in dubbio esistenziale riguardo la mia posizione religiosa di sempre e le dispute teologiche mi interessano da sempre - non che a voi interessino i miei drammi esistenziali - ho deciso di informarmi meglio.

Cosa consigliereste ad una totale ignorante in fatto di religioni se volesse informarsi su:

- religione cristiana: quella vera, non quella della chiesa, non quella post-Costantiniana, plasmata da editti e voleri papali.

- natura ed esistenza di Dio

- difesa/esposizione dell'ateismo: ci sarà qualche ateo che recentemente ha scritto un testo per esporre il suo pensiero.

- filosofie e religioni orientali, con un orientamento verso il buddhismo, se non chiedo troppo.

Bene, si accettano titoli, vecchi e nuovi, e se qualcuno vuole convincermi che la sua posizione religiosa è la migliore, faccia pure.

..E se fossi per qualche disgrazia costretta a leggere qualcosa di Fabio Volo, quale libro dovrei scegliere?

Il più bello insomma...

O il meno peggio... -.-'

Posso dire che Galileo è:

Pitagorico: l'armonia del cosmo e bla bla bla..

Atomista: Democrito e la teoria degli atomi..

Meccanicista e Determinista: va beh, questo è indubbio.

Realista: il riduzionismo ad opera delle scienze matematiche sulle cose, ridotte ad aspetti quantitativi matematici che corrispondono all'essenza della cosa stessa...

E' giusto, o non ho capito niente? Devo aggiungere qualcosa?

Il contrario di Meccanicismo è Finalismo.

Il contrario di CAUSalismo è CASUalismo.

Il contrario di Determinismo, ha un nome? Antideterminismo? Caotismo?

Sono ben accetti chiarimenti, correzioni, commenti che non c'entrano nulla e racconti sui fantasmi.

Ho appena riletto Survivor (Chuck Palahniuk) e Level 26 (Zuiker Anthony), bellissimi. Leggeteli !

Consigli per altri libri? Vanno bene anche mattoni pesantissimi, basta che non siano di Dan Brown (non lo sopporto).

Posso anche chiedervi che cribbio ci fa Twilight (e seguiti) nella sezione horror ?

E' per caso un libro horror ?

Come consigliare ed aiutare un essere umano (uomo?) che si definisce fallito in tutto e per tutto?

Thank you.

E non solo sono sempre le stesse, sono anche di 4 settimane fa, due eliminate e una risolta.

Ma non sono domande qualsiasi, sono piene zeppe di errori grammaticali e di mutilazioni alla lingua italiana.. NON LE SOPPORTO PIU'.

Posso toglierle?

...Oppure i vostri rapporti sentimentali sono perfettamente simmetrici ed equilibrati?

[ La domanda non è mia, mi è stata posta (specifichiamo, perché altrimenti tutti i miei discorsi sull'amore vanno a farsi benedire). Ora, siccome appunto avrei parecchio da ridire sulla domanda in sé, sulle concezioni su cui si basa etc etc, chiedo a voi, oltre a rispondere, sapreste contestarla? ]

Non perché sia imbecille, magari solo perché non ne compie una giusta, non sa fare una pigna di niente, si lascia sfuggire la felicità tanto agognata dopo averla raggiunta..

Dunque, vi chiedo, ci sono libri che fanno nascere in voi istinti omicidi / maneschi verso un personaggio?

Ci sono? Ci sono per forza.

Se mi dite di no vuol dire che non avete mai letto la Coscienza di Zeno, o La solitudine dei numeri primi, Tonio Kro:ger.. ma soprattutto I dolori del giovane Werther (quell'odioso che si piange sempre addosso!)

Chi? Che cosa rappresenta per voi? Che ruolo ha nella vostra vita?

L' obbiettivo di una persona che crede nel miglioramento personale, non dovrebbe essere quello di portare la propria auto stima allo stesso livello della stima che ha verso quel qualcuno?

Sedervi su una sedia senza cadere, per esempio.

O fare un esercizio di matematica che persino il mio pesce rosso saprebbe risolvere.

.. A voi cosa snerva? C'è una cosa stupida che vi fa irritare tantissimo?

Eddai, sono snervata io, non vedo perché non dovreste essere snervati anche voi =P

Date la colpa agli altri, cercando capri espiatori più o meno esistenti..?

Date la colpa a voi stessi e agli altri in egual misura, perché la sofferenza è vostra, ma è causata dagli altri..?

Tendete a dare la colpa a voi stessi, non tanto perché vi sentite colpevoli, ma perché la misura in cui decidete di soffrire la decidete voi e solo voi..?

Altro..?

E mi è scappato l' occhio su un essere vivente, sì, un ragazzo di 16 anni che chiedeva consigli sull'amore.. Sono scandalizzata.

Ora, a Moccia si può chiedere al massimo come si diventa famosi scrivendo assurdità.. ma UN CONSIGLIO SULL'AMORE ?!

Ok, la domanda è questa: chi di voi, dopo aver letto la sublime spazzatur..ehm.. la sublime opera Mocciana ha IMPARATO QUALCOSA DI UTILE e POSITIVO SULL'AMORE?

Nel caso in cui la risposta sia affermativa: da che pianeta venite?

Riuscite davvero a capirvi, gestirvi, curarvi?

Ma soprattutto, riuscite a NON stupirvi MAI di voi stessi?

Va bene, se non avete voglia di rispondere (dai fate uno sforzo..rispondete!) fatemi solo i complimenti per la targhetta DOC, mi accontento. =D

E cioè non solo qualcuno li che protegga e faccia sentire sicuri, ma che dia loro anche affetto e attenzioni?

Perché credete succeda questo, se vi succede?

(Non sparate a caso. So benissimo perché succede, voglio sentire il vostro parere e non orrende supposizioni.)

Ancora più personale:

Questo ruolo vi è stato imposto per forza di cose o avete scelto voi di diventare dei "genitori" per i vostri fratelli?

Parlo di autori come Camilleri, Pasolini che scrivono nel loro dialetto regionale. So bene che è una scelta dell'autore e che il lettore furbo, se mancasse delle capacità per comprendere a fondo il siculo o il romanesco, dovrebbe migrare verso altre letture; ma al di là di questo, vi è mai capitato di leggere questo genere di libri? Quali?

Avete fatto fatica a comprenderli?