Quanto è saggia la saggezza popolare?

Non c'è fumo senz'arrosto..... Quando si pensa a quanti (politici e non) fanno fumo (e solo fumo) per mestiere....

Donne e buoi dei paesi tuoi.... Alla fine troveresti paesi e città interi affetti da cretinismo genetico e bambini con tre teste e cinque braccia....

mah, la perla di saggezza che mi sembra partorita da una cozza più che da un'ostrica è senza dubbio I soldi non fanno la felicità, seguita da Gente allegra Dio l'aiuta, ti giri e trovi Aiutati che Dio t'aiuta, insomma mi sembra che il Padreterno sia un po' indeciso. E vogliamo parlare di Chi la fa, l'aspetti? Ma quanto mai! Ce ne sono di porcate che restano impunite.

E c'è bisogno di un saggio per sapere che se son rose fioriranno e se son spine pungeranno? Ci doveva essere qualcuno con l'umorismo di Catalano ai tempi antichi che divertiva gli astanti nelle notti fredde d'inverno.

Se andiamo a vedere i detti sui matrimoni, poi...non ci si sposa di martedì e di venerdì, ma solo quando piove (sposa bagnata sposa fortunata)...con questi requisiti dovrebbero fare più fortuna le previsioni del tempo che gli avvocati divorzisti. E il detto Fra moglie e marito non mettere dito? Molti lo prendono talmente sul serio che ci mettono o il pene o la fica. :))))))

Temo che lo sia ben poco, per non dire affatto. Nel bagaglio della saggezza popolare spesso non finiscono altro che retaggi ancestrali di pregiudizio, ignoranza, opportunismo, conformismo, tirare a campare. Che hanno anche una loro dignità storica, in quanto tratto distintivo di chi dagli anfratti del mondo, dalla base polverosa della piramide ha fatto della sopravvivenza una necessaria arte, pensando prima alla pancia e dopo alla libertà. Ma nobilitata dall'etichetta di saggezza proverbiale tutta questa paccottiglia assume il rango di brillante deduzione fondata sull' incontestabile esperienza collettiva, forgiando quello che con un'altra ancora più sciagurata etichetta prende il nome di "buon senso", da sempre nemico di qualsiasi istanza progressista da spendere nella società.

L'unica saggezza popolare autentica, a cui attingo quando posso direi con devozione, è quella relativa al rapporto con la terra, l'acqua, l'ambiente in cui viviamo e la simbiosi che ad esso ci lega indissolubile, il legame con le cose che non ci possiedono come ora ma che sono nostre, funzionali a un progetto di vita e non risibile e appariscente status da esibire.

Anche se il detto migliore che mi ricordo ripeteva sempre mia nonna (forse perché ero bambino e credeva non capissi cosa significasse) è "la vita è un lampo e la fica uno stampo". Lei lo diceva in dialetto, non so se fosse un proverbio locale o se lo avesse inventato lei. Ci misi un po' a capire il senso di quella perla di saggezza. Ricordo che mi tornò in mente con la violenza di una folgorazione una mattina a Parigi, al Musée d'Orsay, di fronte al celeberrimo quadro di Courbet "L'origine du monde".

pensavo, barba e baffi sono legati ai livelli di testosterone responsabili altresì della libido...che sia la chiave di lettura di "donna barbuta sempre piaciuta"?

Molte credenze popolari, in effetti, si sono rivelate inesatte o totalmente sballate.

Ma in certi casi mi viene da pensare che l'effetto fosse voluto.

Mi riferisco ad esempio a tutta la mitologia che circondava il ciclo mestruale della donna: nella civiltà contadina, una donna mestruata non poteva toccare la carne perchè la faceva diventare nera, nè le piante, perchè le avrebbe fatte seccare...

La vita contadina era dura, specie per una donna. Chissà se queste credenze non siano state messe originariamente in giro da una donna più acuta delle altre, in modo da risparmiarsi in quei giorni il lavoro nei campi, o la fatica di cucinare, in tempi in cui non c'erano le cucine a gas con l'accensione elettronica!

Mi limiterò alla mia preferita:

La speranza è l'ultima a morire

Conosco gente morta di speranza...infatti

Quanto è saggia la saggezza popolare? Be', dipende dal popolo! E come dici tu, giustamente, anche il popolo saggio ha davanti agli occhi prosciutti su determinate questioni. Partiamo innanzitutto dal concetto fondamentale che il popolo è comunque fatto di uomini e come tali possono incorrere in errori clamorosi. Poi dobbiamo considerare l'esperianza del popolo che, negli anni, ha acquisito. Diversa dall'esperienza di un altro popolo che lo porterà a determinate scelte, diverse.

Quand'è che è assurdo parlare di saggezza popolare? Sempre. Esiste la saggezza di un uomo, o di una donna, ma non del popolo tutto.

A proposito dei bei discorsi dei capi indiani ti rimetto una mia domandina di ieri, ci troverai ancora un approfondimento sulla questione "saggezza popolare", secondo me.

http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=201...

Ciao Rita.

ah, ok... mi è venuto in mente quando mia nonna mi diceva "non specchiarti troppo o ti appare il diavolo!". Ai tempi di mia nonna era condannato il narcisismo femminile. In una società molto, molto maschilista (a causa della religione cristiana).

A proposito di come anche gli Indiani potevano sbagliarsi, la CIVETTA SUL COMO' (utente sotto) mi ha fatto ricordare questo: il sangue mestruale era considerato dalle tribù indiane "impuro". Le donne che avevano il ciclo mensile venivano confinate in una grande tenda speciale ad aspettare che finisse, perchè il sangue mestruale era considerato capace di distruggere la "medicina" dei guerrieri, esponendoli alle ferite e alla morte in combattimento. Il folclore era pieno di racconti di valorosi guerrieri trapassati da frecce nemiche per aver toccato o trafficato con donne durante il mestruo, prima di andare in combattimento.

(da "Gli spiriti non dimenticano" di Vittorio Zucconi)

Ciao.

Quando ero un giovincello poco più che adolescente nonno Gustav che era amico di mio padre che morì alla GIOVANE età di 95 anni nel 1999 nonchè frequentatore del dopolavoro del paese (era un ex vetarno di Guerra, ex soldato, ex scappato dalle risaie, ex filoferrotranviere delle tranvie asburgiche, ex sciatore ai tempi del mitico ZENO COLO' ex di tutto ciò che poteva essere ex lui lo era, ma io non ci ho mai creduto) una volta mi spiegò il significato di "Donna Baffuta Sempre Piaciuta" e credimi aveva ragione:

Il detto non si riferisce al fatto che una donna che ha i baffi sia bella, ma significa che una donna che non perde molto tempo nella cura dell'estetica ma và nelle cose concrete è una donna che piace, più di chi "i baffi" (iperbole per indicare la cura estetica) non li ha.

E' tipo lo stereotipo della donna del contadino che per accudire la prole e la famiglia,e certe volte la campagna col marito si trascura perchè non ha tempo e le crescono i baffi.

CI SONO SAGGI DI PAESE CHE SONO COME I SANTONI ORIENTALI, BASTA SOLO CERCARLI NEI DOPOLAVORO FERROVIARI OPPURE NELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE MUTILATI ED INVALIDI DI GUERRA":-). E pure loro sono TORI SEDUTI a giocare a Briscola, A tre sette, a Ramino o a Pinnacolo.

Nello stesso modo in cui è attendibile un oroscopo.

Di saggezza vera nella saggezza popolare c'è ben poco, troppo spesso ci sono superstizioni e parti di pura immaginazione.

Condivido al 70% il genio del vapore, ma non tutto.