assalti prima guerra mondiale?

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Assalti?

Beh, tieni presente che la I Guerra Mondiale fu essenzialmente una guerra di posizione, ossia gli eserciti sfruttavano le trincee per mantenere appunto la posizione.

L'assalto alla trincea avveniva in modo semplicissimo...

Fuoco di sbarramento sulla 'terra di nessuno' nei pressi della trincea nemica ( parallela e frontale alla propria )... ovviamente se c'era la possibilità di bombardare.

Assalto vero e proprio che consisteva nel saltar fuori dalla trincea e correre tra filo spinato, rottami, bombe inesplose, cadaveri ecc. verso la trincea nemica.

Uso dei fucili o delle mitragliatrici come copertura, quando si disponeva di mitragliatrici.

Nella peggiore delle ipotesi, assalto alla baionetta, cercando di uccidere più nemici possibili.

Conquista della trincea ( distante 200 metri dalla propria ) e via così...

Capirai bene che un giorno si avanzava di 200 metri, il giorno dopo si retrocedeva di 300, e così di seguito... guerra di posizione = guerra di logoramento.

Le trincee erano semplici fosse, più o meno rinforzate, più o meno esposte alle intemperie, nelle quali il soldato italiano pativa fame e malattie infettive.

I tedeschi usarono un altro modo per assaltare le trincee nemiche, utilizzando il gas asfissiante.

Gli aeroplani non giocarono un ruolo determinante essendo stati inventati una decina di anni prima, in certi casi però erano utilizzati assieme a degli aerostati per sganciare le rudimentali bombe aeree sopra le trincee nemiche.

( Da una di esse partì il colpo che uccise il Barone Rosso... tanto per farti capire la 'contraerea' del tempo, basata sul fucile normale che usava la fanteria )

La risposta di alessandro è buona ma manca di alcuni dettagli.

Le trincee distavano da 300m ad addirittura 30!!!(francesi e tedeschi sulle ardenne si ascoltavano gli uni con gli altri...).

I reticolati dovevano essere annientati prima di scagliare l'assalto,perchè sennò i soldati si sarebbero ammassati lì e sarebbe stato un giochetto sparargli e ucciderli.

Quindi si provvedeva con l'artiglieria e,nel caso questa mancasse,con le pinze.I volontari(spesso non volontari) dovevano strisciare fino al filo spinato e aprire i varchi.Preferibilmente di notte o con la nebbia...).

Se la difesa avversaria si rivelava troppo efficacie si adoperavano le truppe d'assalto,specializzate nel conquistare trincee.

Disponevano di mazze ferrate,pugnali e bombe a mano.

Il fucile era troppo ingombrante in trincea quindi si preferivano queste armi.Occasionalmente anche la vanghetta,molto affilata.(se colpivi un nemico alla base del collo potevi spaccarlo fino al petto.

Gli aereoplani,pur essendo poco utili per l'eliminazione diretta del nemico se non con le bombe,erano utilizzati oer le ricognizioni.Così potevi spiare il nemico e avere la mappa del territorio e poter così avere più informazioi per condurre un attacco.

Nelle dolomiti si ebbe però un tipo di combattimento diverso.Essendo in alta quota si stava in vetta alle montagne.Spesso quindi gli Alpini si arrampicavano fin lassù a scavavano i ricoveri e le trincee nella neve.Per annientare la trincea nemica a volte bastava tirare un pò di shrappnel(bombe) al di sopra della trincea per creare una valanga.Ma il più delle volte ci pensava la natura...

Se non c'era la neve si andava all'assalto saltando di masso in masso.Molte volte si cadeva dai dirupi.

Quindi per pianificare un'assalto in montagna dovevi:se possibile far bombardare la zona prescelta

mandare all'assalto i tuoi uomini(con strategie che variavano di zona in zona)

Alla fine,una volta battuti i nemici,non ti restava che "voltar trincea" e resistere il più possibile.

P.S.Il barone rosso(Manfred von Richtofen) fu colpito da un colpo di contraerea partito da terra

Spero di essere stato soddisfacente.

Se vuoi sapere altro contattami,sarò lieto di fornirti altre informazioni:)

nicola ha pienamente ragione.aggiungo che il barone rosso era a capo di una squadriglia chiamata "circo volante" a causa dei coloro con cui erano dipinti gli aerei