Coronavirus e prostituzione: 62 anni fa la legge Merlin, ma mai come oggi pare necessario riaprire le case di tolleranza. Come fare?? ?

Question

62 anni fa la legge che stravolse i costumi italiani e pose fine a un'epoca. Le case di tolleranza venivano smantellate, e la senatrice Lina Merlin s'illudeva d'aver finalmente risolto il problema e sensibilizzato gli italiani in fatto di sessualità.

Nel corso dei decenni il fenomeno si riversò sulle strade, contando centinaia di migliaia di ragazze d'ogni nazionalità.
Pochi mesi fa la comparsa del Covid-19, che sospese a tempo indeterminato l'attività in tutta Italia.

La domanda sorge quindi spontanea: cosa ne sarà delle ragazze di vita nel momento in cui si tornerà a circolare per strada? È presumibile ritornino sui marciapiedi, col serio rischio di diffondere ulteriormente il contagio. 
Come fare quindi a risolvere il problema? Vietare alle prostitute di esercitare significherebbe condannarle alla morte per fame. Come proteggere e tutelare - quindi -questa categoria di soggetti deboli?

Da 62 anni lo Stato - e gran parte dei cittadini - volta la testa dall'altra parte, ma basta un rapido ragionamento per rendersi conto dell'imminente allarme. 
Riaprire le case di tolleranza, quegli antichi luoghi di peccaminoso sollazzo, tanto ben descritti da Fellini, potrebbe costituire una soluzione al problema nell'Italia del 2020? Si riuscirebbe a farlo in tempo?

Come verrà affrontato il problema da parte di un paese come l'Italia, bigotto, ipocrita, moralista, perbenista e pieno di pregiudizi verso queste lavoratrici che ora rischiano grosso?

A voi le risposte.

Anonymous · Answer

Tutti i paesi con cui confiniamo hanno i bordelli, noi soltanto abbiamo le prostitute per strada, tutta colpa del vaticano ma oggi il vaticano è molto meno forte di un tempo e forse ce la faremo a far diventare civile il nostro paese facendolo divenire come tutti gli altri paesi europei, dobbiamo smetterla di fare l'Italia saudita, riapriamo le case chiuse e togliamo la prostituzione alle criminalità nigeriana, albanese, romena ecc

? · Answer

tl mio modello in tal senso E' il Red Light District di Amsterdam. Tutte le  che ragazze che esercitano  sono in regola con lo Stato olandese e devono obbligatoriamente eseguire il test anti - HIV  una volta al mese.

francesco · Answer

personalmente credo il problema non sarà risolto, all'inizio ci sarà una drastica dimiuzione dei clienti, ma poi ,arrivato il vaccino, tutto tornerà come prima... inutile sperare nella riapertura delle case chiuse, siamo un paese bigotto in certe cose... e col Vaticano "in casa" sai bene sarà alquanto difficile regolarizzare la prostituzione, femminile, ma anche maschile . e pi il giro di danaro per la malavita organizzata è troppo importante, qualcuno ha sicuramente i suoi interessi...

Il Lupo · Answer

Io o sono favorevole ad abrogare questa legge bisogna raccogliere 500 mila firme e proporre il referendum abrogativo

Cosetta · Answer

Proponi un referendum su change.org, magari gli danno il tuo nome alla nuova legge

Anonymous · Answer

Per strada o nei bordelli il rischio di contagio è identico, anzi nei bordelli (che sono luoghi chiusi) il contagio è ancora più facile! Sarà compito della legge pattugliare le strade severamente e procedere con l'arresto di chi si prostituisce. Stare fuori senza una reale motivazione (prostituirsi di fatto non lo è) in questo periodo è un reato e va punito

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