Libro noioso: perseverare o abbandonare?

Daniel Pennac dice che, se alla ventesima pagina di un libro non ci ha ancora appassionato, come lettori abbiamo il "diritto" di chiuderlo...se lo dice lui.....

io leggo volentieri, ma ci sono dei libri che sono dei tali mattoni che e' impossibile arrivare alla fine...io penso che in quel caso la cosa migliore sia abbandonare la lettura. L'ho fatto poche volte in vita mia..., ma penso che in questo modo salvi il salvabile...

prima di abbandonarlo cerco in tutte le maniere di arrivare alla fine, ma non sempre ci riesco, la lettura deve essere un piacere non una condanna

Io di solito cerco sempre di finirli, mi sono arreso solo con "Il rosso e il nero" di Stendhal. Adesso sono alle prese con "I versi satanici" (Rushdie), in effetti faccio molta difficoltà a proseguire, non tanto perchè è noioso ma perchè è un po' troppo complesso e in questo periodo non sono in vena di letture impegnate. Tuttavia sono arrivato a metà e quasi sicuramente lo finirò.

se un libro non ti da niente non val la pena di finirlo

la lettura di un libro è un'esperienza è un luogo in cui l'autore ti porta ....

passa ad un altro

un consiglio: leggi Bel Ami di Guy de Maupassant

meraviglioso

Io sono un grande appassionato della lettura, riesco a leggere in ogni momento della giornata perchè mi aiuta a rilassarmi e mi ricarica, per questo ti posso rispondere con cognizione di causa.

Lascia perdere quel libro, tu e l'autore non siete entrati in sintonia e percio diventa pesante lo sforzo di entrare nella storia o nella testa di chi scrive. Ciao!

Se lo leggo per passatempo lo mollo subito...se invece lo leggo perché mi sarà utile persevero !!!!

nn lascio mai un libro a metà, ho finito anche anna karenina!!

Abbandono. Poi magari lo riprendo dopo qualche mese o anno e magari mi piace!

Succede...

Se mi annoia lo abbandono, a meno di non essere costretta a fare diversamente (vedi testi scolastici). Ma credo che tutti, più o meno ci comportiamo così. Molti scrittori non la vogliono capire, ma non si termina la lettura di molti libri perché troppo lunghi e troppo ricchi di dettagli che potrebbero tranquillamente essere omessi. Così si perde il filo del discorso, l'essenziale, il corpo della storia...

x Cassandra: non sei una mosca bianca. "Il nome della rosa" è indubbiamente un capolavoro, ricco di riferimenti storici. Ma leggerselo tutto di filata è come sorbirsi d'un fiato tutti i Promessi sposi anche nelle parti più pesanti. Che mattonata, ragazzi! Ne ho letto con estrema attenzione molte parti, ma nonostante possieda il libro da molti anni... non ce l'ho mai fatta a finirlo tutto!